
20mila gli italiani e gli stranieri attesi negli agriturismi pugliesi per il pranzo di Ferragosto
15 Agosto 2025Sono oltre 20mila gli italiani e gli stranieri attesi negli agriturismi per il pranzo di Ferragosto, spinti dalla tendenza a ricercare la buona tavola, ma anche la tranquillità e la bellezza dei paesaggi e della matura. La stima arriva da Coldiretti Puglia, sulla base delle rilevazioni di Terranostra Campagna Amica Puglia, associazione agrituristica e ambientale, con il capodanno dell’estate che conferma ancora una volta l’elevato appeal delle strutture agrituristiche dopo gli ottimi risultati fatti registrare lo scorso anno. Non a caso la campagna si piazza al secondo posto tra le mete preferite degli italiani per il giorno di Ferragosto, arrivando a insidiare il primato delle spiagge, secondo l’ìndagine Ixe’.
“Se la cucina a chilometri zero resta la qualità più apprezzata, con i cuochi contadini che propongono menù con piatti della cucina contadina, a far scegliere l’agriturismo è la spinta verso un turismo più sostenibile che ha portato le strutture ad incrementare anche l’offerta di attività con servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti, oltre ad attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici o wellness” – sottolinea la Coldiretti Puglia.
“La capacità di mantenere inalterate le tradizioni enogastronomiche nel tempo è la qualità più apprezzata dagli ospiti degli agriturismi dove è possibile riscoprire i sapori del passato veramente a chilometri zero tramandati da generazioni”, dice Antonio Baselice, presidente di Terranostra.
L’accoglienza in Puglia passa dagli agriturismi con una offerta di 15mila posti letto, 1.821 piazzole di agricampeggio, 27.145 mila posti tavola, servizi e degustazioni guidate, puntando principalmente sul turismo enogastronomico, con il cibo anello di forza della Puglia turistica.
La Puglia risulta la regina delle degustazioni in agriturismo con 436 strutture che hanno aperto le porte ai percorsi enogastronomici, di enoturismo e oleoturimo, aumentando la specializzazione nei servizi di accoglienza agli ospiti. Perché l’altro grande motivo di richiamo è proprio la novità del turismo esperienziale, secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’, con quasi quattro persone su dieci (39%) parteciperanno ad attività come degustazioni, visite a cantine, frantoi, caseifici o birrifici, e corsi di cucina. In cima alle preferenze c’è l’enoturismo, trainato dalla forte crescita di iniziative e opportunità legate al vino negli ultimi anni. Seguono, a pari merito, oleoturismo e turismo dei formaggi, che precedono il birraturismo.
Gli agriturismi si mostrano peraltro flessibili anche verso il crescente turismo itinerante dei camperisti, offrendo non solo alloggi e pasti completi, ma anche colazioni al sacco o spazi per picnic e camper, per chi preferisce cucinare in autonomia acquistando eventualmente prodotti aziendali freschi e genuini.