“Portiamo in piazza questi trentamila cuori, gridiamo al Mondo, una buona volta, chi siamo!”

“Portiamo in piazza questi trentamila cuori, gridiamo al Mondo, una buona volta, chi siamo!”

20 Aprile 2025 Off Di Redazione

Egregio Signor Sindaco, da qualche giorno, io non riesco più né a riposare bene né a ridere e scherzare come è per me, solitamente. Non mi va giù questa ingiustizia, questa infamia, tanto stupida quanto dura.

Sarà rabbia, sconforto, sensazione di impotenza e vomito, non lo so, ma non ho mai avuto una sensazione così sgradevole.

Sarà che “mi sono fatto vecchio” e sento le cose “aumentate”.

È una sconfitta! E’ una sconfitta per ogni padre, ogni madre, ogni figlio, ogni figlia di questa nostra grande città.

Una sconfitta per tutti coloro che la vivono lavorando, studiando, credendo, sperando, producendo, sperando, aiutando, amando.

E come spesso accade, il danno più grande lo fa “lu cchiù fessa”; ed anche questa volta è stato così, perché quattro insignificanti ragazzini idioti, hanno fatto un male, ad una intera popolazione, ad un’intera città, profondissimo e inestimabile.

Ma dobbiamo reagire.

Come sempre, rialzarci dopo la caduta, più forti e determinati di prima.

Allora vorrei proporre, tornando in me, finalmente sveglio da quest’incubo, prima di tutto, di trovare il modo per dare aiuto concreto al ragazzo aggredito e a sua madre.

Credo che possiamo parlarne insieme anche con le altre istituzioni politiche.

Poi di reagire, ma di reagire con una tale forza, che deve essere quella di uno tsunami e di una valanga messi insieme.

Che venga spazzata via ogni forma di rifiuto umano dalla nostra meravigliosa città, che ogni mente bacata presente su questo suolo cittadino si faccia subito i conti e se ne vada, perché non avrà mai più vita facile qui.

E non perché saranno schierate squadre anticrimine, ronde e telecamere digitali ovunque, ma perché sentiranno addosso sempre gli sguardi tremendi di una intera comunità di persone per bene che li detesta; perché la nostra aria pura e fresca sarà per loro irrespirabile; perché non dovrà più esserci spazio fisico alla loro cattiveria, perché si sentiranno pressare da trentamila cuori, che pulseranno inesorabili sulla loro faccia e sul cervello; e chissà che non rinsaviscano.

E parlo sia per questi idioti di oggi che per quelli che verranno!

Portiamo in piazza questi trentamila cuori, gridiamo al Mondo, una buona volta, chi siamo!

Tutti e tutte.

Coinvolgendo scuole, associazioni di ogni genere, sport, ospedale, forze dell’ordine, aeroporto, professioni, commercianti, banche, Chiesa, liberi cittadini di ogni sesso, grado, fede.

E la politica, tutta, e tutta fianco a fianco, dalla stessa parte, almeno per una volta, con un solo intento: quello di riportare serenità, sicurezza, dignità, gioia di vivere e amore a Galatina.

Grazie Signor Sindaco.

Auguro a te, alla tua famiglia e, attraverso te, a tutti i nostri concittadini una Santa Pasqua di Risurrezione.

Antonio Antonaci

 

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