Galatina: presentata una mozione sulla tutela e retribuzione minima salariale e certificazione della parità di genere

Galatina: presentata una mozione sulla tutela e retribuzione minima salariale e certificazione della parità di genere

9 Giugno 2025 Off Di Redazione

Nella seduta del consiglio comunale del prossimo 10 giugno sarà compiuto un atto che va considerato senza ombra di dubbio uno dei più qualificanti e rilevanti politicamente che un consiglio comunale possa fare: l’approvazione di una mozione di indirizzo sulla tutela e retribuzione minima salariale e certificazione della parità di genere nei contratti di appalto e concessione.

Questa è Politica con la P maiuscola che pone tutti a Galatina, senza distinzione di appartenenza, colore e bandiera sul podio dell’avanguardia civile, sociale e amministrativa; senza se e senza ma.

La mozione così com’è stata presentata dal sottoscritto, in qualità di esponente in consiglio comunale del Movimento 5 Stelle e il successivo pregevole lavoro svolto dalla Commissione Pari Opportunità per integrarla, dimostrano un’attenzione unica e particolarissima, una considerazione e una vicinanza nei confronti del lavoro e dei lavoratori che non credo abbia mai avuto pari in precedenza in un consiglio comunale.

Galatina si conferma città “avanti’, “guida e faro” per le altre comunità cittadine del Salento, della Puglia e del resto d’Italia.

Non è un autoincensarsi o un’autocelebrazione, prima di tutto perché riguarda tutto il popolo galatinese e poi perché è un rendere onore vero alla storia politica e culturale della nostra città.

Antonio Antonaci
Consigliere comunale M5S Galatina

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Di seguito la mozione presentata dal consigliere Antonaci:

“Il periodo storico che stiamo vivendo vede ancora incredibili diseguaglianze che pongono in condizioni di assoluta disparità le persone e sotto vari punti di vista, non per ultimo quello della dignità salariale. La profonda crisi economica che sta colpendo soprattutto le famiglie meno abbienti a favore, invece, di speculatori e privilegiati, impone da parte nostra una presa d’atto e un intervento istituzionale che, nei modi previsti dalla legge e per nostra competenza, combatta lo sfruttamento del cittadino uomo e donna nel mondo del lavoro e indirizzi con forza verso la garanzia di un trattamento retributivo adeguato per tutti i lavoratori e le lavoratrici, conformemente a quanto stabilito dalle leggi di un Paese civile come il nostro.

Sto parlando del salario minimo garantito per gli uomini e per le donne alla stessa maniera. La legge regionale della Puglia 30 maggio 2024, n. 19 ‘Disposizione per qualità e la sicurezza del lavoro, per il contrasto al dumping contrattuale, nonché per la stabilità occupazionale nei contratti pubblici d’appalto o di concessione eseguiti sul territorio regionale’, all’art. 5 comma 1 lett. J, prevede l’applicazione del trattamento economico minimo orario non inferiore a nove euro lordi.

L’ambito di applicazione di detta Legge Regionale attiene a criteri qualitativi premiali che le Stazioni Appaltanti, nei contratti di appalto e di concessione, basati sul criterio di aggiudicazione del criterio di offerta economicamente più vantaggiosa, possono prevedere ed applicare.

Sulla base di questo assunto e su input della forza politica che rappresento in consiglio (Movimento 5 Stelle), invito formalmente il consiglio comunale di Galatina alla valutazione e deliberazione di una mozione in cui si stabilisce che l’amministrazione comunale, tra i criteri qualitativi premiali nelle gare di appalto, richieda la garanzia da parte delle aziende concorrenti del riconoscimento al proprio personale del trattamento economico minimo orario non inferiore a nove euro lordi (salario minimo).

Ma poiché ‘una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa’ è diritto sancito dall’art.36 della Costituzione Italiana, l’argomento non può essere relegato a mera clausola tecnica e di politiche del lavoro, ma va considerato per quel che essenzialmente è: un grande gesto di civiltà e solidarietà. Tale diritto, a mio modo di vedere, è uno dei cardini su cui poggiano la pari opportunità e il principio di eguaglianza sociale; poiché è nella dignità riconosciuta in ogni ambito, ad ogni cittadino, che questa eguaglianza si realizza.

Per questo motivo e perché ritengo sia uno strumento di eccezionale valore civico e partecipativo intellettuale della collettività, che ho inteso coinvolgere anche la Commissione Pari Opportunità, inviando la mozione all’assessore al ramo e alla presidente; affinché, prima del consiglio comunale, sia portata alla conoscenza e discussa in seno alla commissione stessa”.

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Con la presentazione della mozione, il consigliere Antonaci ha chiesto espressamente che la stessa fosse portata a conoscenza della Commissione Pari Opportunità, affinché potesse pronunciarsi in merito alla validità e sostenibilità di detto regime premiale basato sull’applicazione dei criteri in seno alle gare di appalto da effettuarsi nel Comune di Galatina.

La Commissione Pari Opportunità si è espressa e con verbale n. 5/2025 ha approvato all’unanimità la decisione di sostenere la mozione del consigliere Antonaci, invitato durante la seduta di convocazione, affinché potesse illustrare a tutte le consigliere di Pari Opportunità le istanze da lui proposte, in presenza dell’assessora alle Pari Opportunità Annamaria Congedo. La Commissione ha anche ritenuto opportuno istituire un gruppo di lavoro ad hoc, la cui referente è stata individuata nella dott.ssa Annalisa Marinello, al fine di integrare la mozione, proponendo quale regime premiale da applicare alle aziende partecipanti alle gare di appalto, il rispetto della normativa relativa alla certificazione di genere, considerato che ambedue le questioni sono da ritenersi in linea con i precipui scopi attinenti ad una commissione pari opportunità.

Inoltre, la Commissione Pari Opportunità, d’Intesa con l’Assessorato alle Pari opportunità del Comune di Galatina hanno promosso l’adozione di un Sistema di certificazione della parità di genere che è un intervento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) a titolarità del Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri. Tale sistema apre una nuova finestra, volta ad accompagnare ed incentivare le imprese ad adottare policy adeguate a ridurre il divario di genere in tutte le aree maggiormente critiche per la crescita professionale delle donne. L’introduzione di un Sistema di certificazione della parità di genere rientra nella Missione 5 “Inclusione e Coesione”, Componente 1 “Politiche attive del lavoro e sostegno all’occupazione” del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e mira a promuovere una maggiore inclusione delle donne nel mercato del lavoro: strumento essenziale per migliorare la coesione sociale e territoriale, nonché di fondamentale importanza per la crescita economica del nostro Paese.

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