“Leggere porta il tuo sguardo lontano” è il tema del festival “Armonia. Narrazioni in Terra d’Otranto”

“Leggere porta il tuo sguardo lontano” è il tema del festival “Armonia. Narrazioni in Terra d’Otranto”

21 Luglio 2025 Off Di Redazione

Oggi e domani in Piazza Castello ad Alessano con Noemi Abe, Antonio Franchini, Marcello Simoni, Teresa Ciabatti, Mario Desiati e Paolo Giordano prosegue l’undicesima edizione di “Armonia. Narrazioni in Terra d’Otranto”, il festival ideato e organizzato dalla Libreria Idrusa di Alessano e dall’associazione NarrAzioni, con la direzione artistica di Mario Desiati.

Questa sera, alle 20:30, il primo appuntamento si aprirà con la scrittrice e traduttrice italogiapponese Noemi Abe. L’autrice di “Damè. Non si fa” (Bompiani), esordio delicato e potente, dialogherà con Mario Desiati e Michela Santoro, con letture di Michela Leopizzi. Mirì Saito, nata da madre italiana e padre giapponese, cresce a Roma ma trascorre le estati a Tokyo, divisa tra due culture che la attraggono e la respingono. Tra le rigide regole giapponesi e la caotica sensualità romana, la protagonista si sente sempre fuori luogo. Accetta allora il corteggiamento di Rugantino, sperando in un punto fermo nella sua vita incerta. Ma la ricerca di stabilità si trasforma in un percorso di autodeterminazione. Con grazia e inquietudine, Mirì cammina sul confine tra identità e desiderio, cercando un posto nel mondo dove nessuno possa più dirle damè, “non si fa”. Un romanzo audace, capace di raccontarci l’intensità e la malinconia con cui i nostri corpi e i luoghi nei quali viviamo entrano in risonanza. Alle 21:30, sempre con Mario Desiati, spazio ad Antonio Franchini con “Il fuoco che ti porti dentro” (Marsilio), un libro profondo che intreccia autobiografia, riflessione sul mestiere di scrivere e memoria familiare. Il fuoco che ti porti dentro è il romanzo-memoir di Antonio Franchini dedicato alla figura della madre Angela, donna dal carattere ingestibile e feroce, emblema vivente di molti dei mali italiani: razzismo, egoismo, ignoranza ostentata, rancore. Tra commedia e tragedia, il libro è un’indagine sull’origine della rabbia che la divora: traumi infantili, lutti, frustrazioni, o forse solo un incendio interiore senza causa apparente. Con stile alternante tra eccesso e misura, Franchini ritrae una protagonista ingombrante e magnetica, capace di suscitare odio e compassione, in un racconto che fonde teatro eduardiano e furia ancestrale, sfogo viscerale e costruzione narrativa. Abe e Franchini riceveranno anche il Premio Armonia BPER 2025, rispettivamente nelle categorie Debutto e Scrittura e lavoro culturale.

Domani, la seconda serata in Piazza Castello ad Alessano si aprirà alle 20:30 con l’autore bestseller di thriller storici Marcello Simoni. Dialogando con Mario Carparelli, con letture di Gustavo d’Aversa, lo scrittore, tradotto in oltre venti paesi e vincitore di numerosi premi, presenterà “La torre segreta delle aquile” (Newton Compton). Nel 1127, sulle coste della Sicilia nord-occidentale, due famiglie normanne – una cristiana, l’altra ancora legata a culti pagani – intrecciano i propri destini. Il giovane Folco di Évreux, sbarcato con i fratelli Fresenda e Abelardo, incontra il potente barone Galgano e sua figlia Altruda, signori di Sagitta. Tra alleanze forzate, nozze strategiche e tensioni dinastiche, i nuovi arrivati si trovano coinvolti nei pericolosi giochi di potere della Sicilia normanna. Ma dietro la facciata nobile del castello si cela un oscuro segreto, custodito nella sua torre più antica. Alle 21:30, Paolo Giordano (vincitore del Premio Strega nel 2008) intervisterà Teresa Ciabatti. L’autrice, con letture a cura di Elisa Maggio, parlerà del suo “Donnaregina” (Mondadori), romanzo intimo e tagliente su maternità, senso di colpa e memoria. Una scrittrice, estranea al mondo della criminalità, riceve l’incarico di intervistare ‘o Nasone, un superboss accusato di reati gravissimi, tra cui 182 omicidi. L’incontro tra due mondi lontanissimi si trasforma in un dialogo inatteso: l’uomo, pur spietato, rivela crepe di umanità attraverso ricordi di amori, amici perduti e legami familiari. Mentre la diffidenza iniziale lascia spazio a un confronto più intimo, emergono domande profonde sul ruolo di genitori e sul mistero dei figli. Nel cercare il figlio del boss, la protagonista finisce per interrogarsi sul rapporto con sua figlia. Con la consueta ironia e lucidità, Teresa Ciabatti esplora il lato emotivo e vulnerabile anche dove meno ci si aspetta.

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