
Al via “Radici – Danzare la terra” per la valorizzazione del patrimonio culturale popolare
27 Luglio 2025La pratica delle danze tradizionali e la valorizzazione del patrimonio culturale popolare incontrano il tema dell’emigrazione italiana: dopo l’inaugurazione della mostra fotografica In fuga di Gianluca Distante, da lunedì 28 luglio a giovedì 31 luglio negli spazi del Convitto Palmieri di Lecce con una residenza artistica e una serata di danza, teatro, canto entrano nel vivo le attività di Radici, ventiquattresima edizione di Danzare la Terra.
La manifestazione dedicata allo studio delle danze rituali del Sud Italia e del Mediterraneo, promossa da Tarantarte con la direzione artistica di Maristella Martella, quest’anno è infatti co-creata e sostenuta da Italea Puglia (Radici di Puglia Aps), realtà parte della rete territoriale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale nell’ambito del programma Turismo delle radici. Il Convitto Palmieri si trasforma in una fucina creativa per riflettere, attraverso il corpo e la memoria, sul significato profondo delle radici culturali e comunitarie.
Lunedì 28 luglio prenderanno il via il laboratorio coreografico condotto da Maristella Martella e le sessioni dedicate alla pizzica pizzica e alle danze popolari del Sud Italia, affidate a Silvia De Ronzo, Antonio Congedo e Raffaella Vacca. Accanto alla pratica corporea, il percorso prevederà anche momenti di approfondimento riservati ai partecipanti, per esplorare il tema delle radici da prospettive diverse e complementari: una riflessione collettiva sul significato delle migrazioni e sull’identità culturale curata da Sara Colonna, Giorgia Salicandro e Rita Piccinni nell’ambito del progetto Italea Puglia, un focus guidato da Giovanna Bino sugli archivi di Eugenio Barba e Carmelo Bene, custoditi al primo piano del Convitto Palmieri.
Giovedì 31 luglio l’atteso evento di restituzione di Danzare la Terra 2025. Si partirà alle 20:00, nell’atrio del Convitto Palmieri, con “La strada della voce”, una camminata cantata e danzata guidata da Ninfa Giannuzzi, accompagnata dall’Orchestra del Liceo Da Vinci di Maglie e dai danzatori in residenza, frutto del workshop “InCOROnata”. Il corteo attraverserà il centro storico di Lecce trasformandosi in un’esperienza collettiva, aperta e partecipata, una vera e propria carovana artistica a cui chiunque può unirsi lungo il cammino. Alle 21:00 si torna al Convitto Palmieri per “Radici”, la performance finale che restituisce al pubblico il lavoro coreografico guidato da Maristella Martella. «La danza tradizionale ci ricorda chi eravamo – spiega la direttrice artistica – è una messa danzata che celebra il collante sociale e identitario di una comunità. Lavoreremo sulla tradizione e a partire da essa per raccontare cosa siamo diventati, distillando il meglio dal passato, conservandone l’autenticità popolare e, allo stesso tempo, sperimentando nuove strade per fare arte». A seguire la serata si concluderà con “Via. Epopea di una migrazione”, produzione di Ura Teatro ideata da Stefano De Santis e Fabrizio Saccomanno, che firma anche drammaturgia e regia e ne è interprete insieme a Cristina Mileti. Lo spettacolo ripercorre l’Italia di quegli anni, gli accordi tra il neonato Stato italiano e il Belgio, i lunghi viaggi stipati nei treni merci, il lavoro faticoso in galleria, fino alla tragedia di Marcinelle.