Pietro Ruffo firma con i suoi disegni la scenografia del concertone “La Notte della Taranta”

Pietro Ruffo firma con i suoi disegni la scenografia del concertone “La Notte della Taranta”

21 Agosto 2025 Off Di Redazione

La scenografia originale della 28ª edizione del concertone “La Notte della Taranta”, realizzata da Leftloft, prenderà forma a partire da disegni originali di Pietro Ruffo, tradotti in elementi visivi che accompagneranno la musica e il ballo.

Pietro Ruffo è uno degli artisti italiani più riconoscibili sulla scena internazionale, capace di intrecciare disegno minuzioso, ricerca scientifica e riflessione politica in opere che interrogano la relazione tra uomo e natura. Formatosi in architettura all’Università Roma Tre, lavora prevalentemente con carta intagliata, collage e pittura, sviluppando installazioni ambientali di forte impatto visivo e concettuale.

“La Notte della Taranta è un bene culturale che appartiene a tutti – dichiara il Presidente della Fondazione, Massimo Bray –, uno spazio creativo nel quale la tutela del patrimonio storico dialoga in maniera creativa con il presente e le sue espressioni. Per la ventottesima edizione abbiamo voluto che la scenografia originale del Concertone di Melpignano nascesse dai disegni di Pietro Ruffo, artista di straordinaria sensibilità, capace di trasformare i materiali della sua opera in un universo di simboli e visioni. Le sue opere porteranno sul palco un messaggio capace di superare ogni barriera, di raccontare storie universali nelle quali riconoscersi tutti, sotto lo stesso cielo”.

Per la Notte della Taranta 2025, Ruffo ha immaginato un corteo di ragazzi, disegnati uno per uno a penna, ciascuno colto nella sua individualità, nei suoi sentimenti, desideri, ambizioni. Insieme compongono una ideale manifestazione danzante, simbolo di gioia, radici e speranza. Ognuno parte da un paese diverso del Salento, per ritrovarsi a Melpignano in un messaggio collettivo di pace e cambiamento. Sopra di loro, una luna piena “tarantata” e le costellazioni dell’emisfero Sud, disegnate da Ruffo come richiamo ai diversi Sud del mondo: un orizzonte condiviso, un ponte ideale tra i popoli, che trasforma lo spazio scenico in un cielo comune sotto cui riconoscersi.

I ragazzi, uniti dal ballo e dallo sguardo rivolto al cielo, diventano metafora di una comunità in cammino: è a loro che Ruffo affida la speranza di un futuro di pace. La loro processione ideale verso il Concertone rappresenta l’incontro, l’abbraccio, la libertà di esprimersi attraverso musica e danza, cuore pulsante della Notte della Taranta.

Nel 2009 Pietro Ruffo ha vinto il Premio Cairo e nel 2010 il Premio New York. Grazie a una borsa di ricerca dell’Italian Academy for Advanced Studies ha studiato alla Columbia University. La sua ricerca artistica ha sviluppato una profonda dimensione concettuale dell’arte, attraverso il disegno e l’intaglio, che diventano strumenti immaginifici di indagine e interpretazione della realtà, scomposta su più livelli intrecciati. Le sue opere si articolano in sovrapposizioni di paesaggi naturali e forme umane, mappe geografiche e costellazioni, geometrie e tracce di scrittura. Ne risulta un lavoro stratificato, dalle molteplici letture visive e semantiche.

Pietro Ruffo ha esposto in istituzioni come MAXXI, Musei Vaticani, Palazzo delle Esposizioni a Roma, ed è presente in collezioni pubbliche e private di rilievo internazionale. Ruffo ha sviluppato una lunga collaborazione con Maria Grazia Chiuri, firmando scenografie e progetti per Dior.

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