A Cutrofiano i nuovi appuntamenti per la rassegna “Fermo Immagine”

A Cutrofiano i nuovi appuntamenti per la rassegna “Fermo Immagine”

9 Maggio 2025 Off Di Redazione

Oggi e domani a Cutrofiano prosegue “Fermo Immagine”, rassegna culturale con una ventina di appuntamenti distribuiti in otto weekend primaverili. Alle 16:00 il pomeriggio prenderà il via con una visita all’antica bottega ceramica di Salvino De Donatis in via Carlo Pisacane 30. Accompagnati da un buon caffè, si scoprirà la storia di uno dei ceramisti più apprezzati di Cutrofiano e della sua passione tramandata da padre in figlio, a partire dal lontano 1650.

Alle 17:30 nel Mercato della Cultura partirà anche il percorso laboratoriale con Agostino Cesari (max 15 partecipanti). “Mani e tradizioni” è pensato per adulti che vogliono creare, rilassarsi e riscoprirsi. Un laboratorio di manipolazione dell’argilla e decorazione per la creazione di un manufatto unico e personale che proseguirà nelle prossime settimane. Ingresso gratuito.

Dalle 8:30 alle 13:30 e dalle 15:00 alle 20:00, nel Museo della Ceramica saranno aperte anche le mostre che caratterizzano tutto il progetto. Sostenuta dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura nell’ambito dell’avviso pubblico “Strategia Fotografia 2023”, curata da Alice Caracciolo e Flavia Parisi e prodotta da Linea di Lecce, “Homo Ludens” esplora il gioco come dimensione essenziale dell’esperienza umana attraverso l’opera di Mario Cresci, pioniere della fotografia italiana contemporanea. Grigio Argilla propone invece gli scatti fotografici di Paolo Laku dedicati a Cutrofiano, documentando il profondo legame tra l’argilla grigia, nel suo stato naturale prima della lavorazione, e l’identità culturale di questo territorio noto come il paese dei vasai, il cui stesso nome potrebbe derivare dai termini greci per “fabbricare vasi”. Con un allestimento multimediale, Eterni Cantori presenta materiale d’archivio e scatti fotografici di Luigi Cesari e Fernando Bevilacqua, dedicati a Uccio Aloisi e a Li Ucci. L’esposizione esplora il patrimonio etnomusicale e le condizioni di vita dei contadini salentini tra le due guerre, con particolare attenzione alla trasmissione orale dei mestieri e della musica.

 

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