
“Borghi divini” si presenta ai giornalisti d’Italia per svelare le bellezze e le tradizioni del territorio
22 Giugno 2025Il 23, 24 e 25 giugno, nell’ambito del Progetto “Borghi divini: tra santi, fiabe e megaliti”, i comuni di Minervino e Giuggianello ospiteranno un press tour, dedicato alla valorizzazione delle tradizioni e delle bellezze paesaggistiche dei suoi luoghi identitari. Ospiti dei due borghi salentini saranno dieci giornalisti provenienti dalla Puglia e da altre regioni d’Italia, i quali avranno l’opportunità di immergersi nel nostro territorio e raccontarne la straordinaria ricchezza con una serie di attività indirizzate ad approfondirne in maniera particolare l’aspetto enogastronomico.
L’itinerario scrupolosamente organizzato include scouting di aziende del luogo, visite con degustazioni in cantine e aziende agricole per scoprire tutta l’eccellenza degli agricoltori e dei produttori del posto, percorsi in vigna, tour delle bellezze storiche, architettoniche e paesaggistiche e non mancheranno anche momenti di “vita lenta” e relax nelle meravigliose strutture allocate nei due comuni: al centro, l’obiettivo di promuovere un turismo rispettoso e sostenibile.
Scopo finale è creare un racconto autentico e coinvolgente, capace di attrarre visitatori e operatori del settore, rafforzando la promozione di questi due affascinanti borghi del Salento, entrambi intrisi di storia, folklore e tradizioni. Come non fare tappa, dunque, a Minervino di Lecce, rinomata per i suoi Dolmen e Menhir, come il più noto Dolmen “Li Scusi”, testimonianza della presenza di insediamenti preistorici nel territorio, e per la tradizione delle “Tavole di San Giuseppe”, antica usanza che condivide con Giuggianello dove i giornalisti visiteranno uno dei luoghi più importanti della Preistoria europea, i Massi della Vecchia, dove venne scolpita in un monolite l’immagine della Dea Madre, con il capo verso il punto dell’orizzonte dove tramonta il sole nel giorno del Solstizio d’Inverno.
Borghi dal fascino addirittura preistorico che sono arrivati ai giorni nostri con un bagaglio fertile di testimonianze, racconti, un vissuto così autentico da essere scolpito nella roccia e ricamato a mano, ma anche una storia di radici, terra e sguardo fiducioso al futuro perché tutto quello che si coltiva, torna.