Donata l’umanizzazione pittorica delle sale della Risonanza magnetica dell’Ospedale di Casarano

Donata l’umanizzazione pittorica delle sale della Risonanza magnetica dell’Ospedale di Casarano

4 Luglio 2025 Off Di Redazione

Un’esplosione di colore, di bellezza e di delicatezza accompagnerà d’ora in poi i pazienti, in particolare i più piccoli, del Presidio Ospedaliero “Francesco Ferrari” di Casarano. Grazie alla donazione dell’Ente del Terzo Settore “Cuore e mani aperte”, le sale dedicate alla Risonanza magnetica sono state oggetto di un intervento di umanizzazione pittorica, pensato per ridurre l’ansia, favorire il rilassamento e rendere più accoglienti e rassicuranti gli spazi ospedalieri, spesso percepiti come freddi e impersonali.

L’intervento è stato realizzato con particolare sensibilità verso l’esperienza dei piccoli pazienti, ma intende essere un gesto di attenzione anche per tutto il personale sanitario, che ogni giorno lavora con professionalità e dedizione in ambienti spesso emotivamente impegnativi.

L’umanizzazione, realizzata dalla designer Sally Galotti, è dedicata alla memoria di Alessandro Schido un ragazzo di soli 13 anni scomparso in appena sei mesi a causa di un brutto male. Appassionato di pittura, Alessandro amava esprimersi attraverso i colori. Questo progetto nasce per onorare la sua memoria, trasformando il dolore in un atto di bellezza condivisa e in un messaggio di speranza per tutte le famiglie che attraversano momenti difficili.

“L’umanizzazione degli spazi ospedalieri resta una carezza sul cuore, significa prendersi cura non solo del corpo, ma anche dell’anima. È un modo per riempire di speranza gli sguardi di chi, perso nei propri pensieri, sente la paura sussurrargli parole di dolore ed è attraverso la magia di un disegno che si torna ad ascoltare parole di vita – sono queste le parole con le quali Don Gianni Mattia, presidente di Cuore e mani aperte OdV, ha presentato l’iniziativa – L’ospedale è un luogo nel quale il silenzio cigola sempre, e in questo silenzio, nel buio che esso lascia, i bambini hanno paura. Ed è per cancellare le paure dei più piccoli che rendiamo delle pareti grigie dei quadri bellissimi. Questa donazione porta con sé il ricordo di Alessandro Schido, uno splendido ragazzo di appena 13 anni che ha stretto a sé con amore la sua vita oltre la malattia. Non possiamo che rivolgere i nostri cuori a lui e ringraziarlo, perché ha abbracciato il dolore dei suoi cari trasformandolo con cura in amore da donare e in questo non arrendersi alla morte i suoi meravigliosi genitori sono diventati volontari della nostra associazione insegnandoci quanto l’amore possa curare l’anima. Alessandro amava disegnare, i suoi genitori conservano con dolcezza i suoi libri da disegno, i colori avevano per lui un significato profondo, attraverso essi poteva creare infiniti mondi e regalare emozioni; avrebbe studiato al Liceo artistico se la vita non avesse deciso diversamente. E non aveva paura, lui ci ha insegnato il coraggio. E noi lo vogliamo immaginare così con questa fame di vita e amore che possa rendere la sua anima libera da ogni dolore”.

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