“Du feiss”, lo spettacolo di e con Mary Negro e Gabriele Polimeno

“Du feiss”, lo spettacolo di e con Mary Negro e Gabriele Polimeno

16 Agosto 2025 Off Di Redazione

Martedì 19 agosto, a Cutrofiano, in piazza Municipio alle 21, va in scena “Du feiss” lo spettacolo scritto da Angela de Gaetano e Gabriele Polimeno sul palcoscenico con Mary Negro e della cooperativa Ventinovenove, direttori artistici di “Crita. Festival delle arti” rassegna itinerante dedicata al teatro, alla musica e alla danza nell’ambito della quale è inserito l’appuntamento.

Mercoledì 20 si bissa a Bagnolo del Salento, nel parco Vincenzo Iaconi alle 21, per la rassegna “Intrecci di storie” a cura della stessa cooperativa.

“Du feiss” racconta di un attore e un’attrice, in preda allo sconforto, delusi e stanchi a causa della precarietà del loro lavoro artistico, poco pagato e poco riconosciuto, provano a dare una svolta alla loro vita così decidono di “passare al lato oscuro della forza”, partecipando a un challenge su Tik Tok: attraversare la strada della legalità e camminare sui sentieri dell’illegalità. Forti della loro esperienza in campo teatrale, capaci di immedesimarsi e vivere vite parallele, iniziano a studiare le biografie dei grandi malavitosi della storia, a documentarsi sulle loro gesta, a provare con varie tecniche azioni criminali quali la rapina a mano armata, lo scippo, l’estorsione, i rapimenti, la corruzione e la concussione, l’omicidio su commissione. Tutto mentre in uno scantinato (forse) provano un testo sulle figure della storia che hanno combattuto le varie mafie. La messa in scena, ironica e leggera, ha due chiavi di lettura: porta ad una riflessione sulle motivazioni e sulle condizioni che spingono spesso le persone a intraprendere la strada dell’illegalità (bisogno economico, dipendenze da gioco, ricerca del successo ad ogni costo), portando lo spettatore a considerare la possibilità che anche i carnefici possono essere a loro volta vittime del sistema o della vita stessa. Inoltre accende una luce sulla situazione in Italia dei professionisti della cultura, sulla loro precarietà e sul non riconoscimento del loro lavoro.

 

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