Il Corpo Futuristico di Giacomo De Luca per “Altre Latitudini” alle Manifatture Knos

Il Corpo Futuristico di Giacomo De Luca per “Altre Latitudini” alle Manifatture Knos

26 Ottobre 2025 Off Di Redazione

Fino al 23 novembre alle Manifatture Knos in via Vecchia Frigole a Lecce prosegue la terza edizione di “Altre Latitudini”, la rassegna domenicale ideata e organizzata da Principio Attivo Teatro con il sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Puglia.

Un viaggio tra musica, danza e teatro contemporaneo, con quattro appuntamenti pomeridiani dedicati a nuovi linguaggi e visioni della scena. Dopo l’esordio del 12 ottobre con la musica della pianista Antonio Fresa e della cantante Maria Mazzotta, il seconda evento sarà dedicato alla danza e alla performance contemporanea. Questa sera (ore 19:00) con ((MO!)) – Il Corpo Futuristico, l’autore e performer Giacomo De Luca proporrà un lavoro site-specific che mette in relazione corpo, proiezioni, videoarte, ambiente e pubblico, prodotto dalla compagnia Ariella Vidach – AiEP. L’artista, organismo in allerta, avvia un’intesa vibrante con il proiettore che, usato in modo non convenzionale, diventa partner fedele e reattivo, capace di pervadere, sfidare e somatizzare il corpo, fino a renderlo “schermo vivente” su cui auto-proiettarsi, per poi lasciare che sia il pubblico a proiettare a sua volta sull’artista. La ripetitività dell’io catturato in video è il principio di un processo viscerale e introspettivo: una relazione cross-sensoriale che intreccia emozioni, visioni e memorie. Lo spazio performativo diventa il luogo di tutti i sensi: la luce si fa materia, l’odorato diventa cromia e il presente si inscrive nel “mo’” – avverbio radicato nell’identità culturale del centro-sud Italia – spingendo il performer in un’indagine virtuosa e istintiva. La drammaturgia tesse un percorso onirico e psico-cinematografico, intrecciando video arte, danza, teatro fisico e performance in un Manifesto sinestetico, dove rileggere l’archivio, sondare l’utopia e liberare l’energia dall’interno verso l’esterno diventano esperienza condivisa.

Foto di copertina: Giulia Tesi

 

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