
Il “Salento Book Festival” fa tappa a Racale, Collepasso e Cutrofiano
21 Luglio 2025Prosegue “Salento Book Festival”, la rassegna itinerante dedicata ai libri. Questa sera, in Piazza San Sebastiano a Racale, alle ore 20.30, mons. Vito Angiulli presenta i libri “Vi voglio bene” (Il pozzo di Giacobbe) e “Grazie don Tonino” che fanno un bellissimo focus sul vescovo salentino Antonio Bello (Alessano, 18 marzo 1935 – Molfetta, 20 aprile 1993), per farne conoscere la profondità dell’insegnamento teologico, la passione per la vita della Chiesa, l’amore per i poveri e l’impegno per la pace.
A seguire, alle ore 21.30, il primo dei due appuntamenti del SBF25 con Lorenzo Tosa. Questa volta torna per presentare il suo libro “Il Treno della Memoria” (De Agostini), con la partecipazione di Paolo Paticchio. Nasce dai tanti viaggi della memoria che hanno attraversato l’Europa sino a oggi e vuole essere una chiamata a non dimenticare, ma anzi a vigilare, da “testimoni dei testimoni”, sull’eredità di ciò che è stato e tramandarla.
In un freddo gennaio del 2005, un diciottenne del Sud Italia attraversa i cancelli di Auschwitz per la prima volta, ignaro che quel momento segnerà la sua vita per sempre. Nei vent’anni successivi, grazie ai treni della memoria, Paolo si troverà a guidare tanti gruppi di giovani attraverso le ferite del Novecento e i luoghi simbolo dell’orrore nazista, in un percorso che si snoda tra Berlino, Cracovia e il campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau. Ma questo viaggio non è soltanto un ritorno al passato: è un’avventura unica che porta i ragazzi e le ragazze a confrontarsi con il presente, con il silenzio, con la Memoria e le ombre di chi non è più tornato. Tra emozioni e momenti di condivisione, Paolo osserva le loro reazioni: c’è Nicola, sempre nascosto sotto al suo cappuccio nero; c’è Matilde, piena di curiosità e spirito critico e c’è Halima, che accanto ai disegni dei bambini di Terezín appende quello di una mamma e di un figlio migranti, sospesi su una barca in mezzo al mare. Tra lacrime e interrogativi, nuove amicizie e abbracci scambiati davanti ai blocchi di cemento di un memoriale o fuori da una famosa fabbrica, ognuno di loro tornerà a casa cambiato.
Il giorno successivo, martedì 22 luglio, alle ore 21.30, Lorenzo Tosa, sempre con Paolo Paticchio, sarà al Palazzo Baronale di Collepasso. Incontra l’autore Antonio Sanfrancesco.
Prima, alle ore 20.30, ci sarà la presentazione de “Il tempo trafitto” (Giunti) di ILARIA FERRAMOSCA. Vincitore della I edizione del Premio Giallo e Nero di Puglia, questo esordio è un vortice inarrestabile di colpi di scena fino al finale, che ricompone le tessere di un agghiacciante mosaico dove nulla è come sembra.
L’incantevole Porto Ionico, borgo pugliese celebre per il mare, i locali e le spiagge, è scosso da un delitto atroce: Cristina Pascali e il piccolo Matteo, madre e figlio, sono stati massacrati con un coltello da cucina nella loro casa, senza nessuna apparente ragione. I sospetti si concentrano subito su Renato, detto Magritte per l’enorme talento nel disegno e affetto da un grave ritardo cognitivo. È stato l’ultimo a incontrare le vittime, e forse le sue condizioni mentali gli hanno dettato un oscuro quanto assurdo movente. A indagare sul caso è Agopar, investigatore al servizio dell’avvocato difensore di Renato, insieme alla psicologa Eliana Fiore. La loro è un’improbabile accoppiata: un’analista divoratrice compulsiva di cioccolata e un detective affascinante, tormentato da mille fobie e impegnato a celare la propria omosessualità per far fronte ai tabù della provincia. Addentrandosi nella vicenda, Agopar ed Eliana intuiscono che i disegni di Renato non sono così surreali, e che le radici dell’omicidio affondano in un passato torbido, segnato dalla violenza, dall’omertà e da inconfessabili segreti.
Giovedì 24 luglio alle ore 21 in Piazza Municipio a Cutrofiano sarà la volta di uno degli ospiti più atteso di questa edizione, Massimo Recalcati. Il celebre psicanalista presenta il libro “Uno diviso due. Fratelli e sorelle” (Feltrinelli).
Come si può allora divenire fratelli e sorelle al di là del mito della consanguineità? Come si realizza una fratellanza e una sorellanza che non siano preda dell’odio, dell’invidia o della rivendicazione aggressiva? È possibile realizzare un legame solidale discreto senza la pretesa che tutto sia condiviso, senza annullare l’esistenza separata dell’Altro, senza voler a tutti i costi costringere il reale del Due dentro il recinto chiuso dell’Uno? Il sangue non è la sostanza della fratellanza.
Questo libro indaga innanzitutto i conflitti e i tormenti che caratterizzano il rapporto tra fratelli e sorelle. Il primo moto che orienta questo rapporto non è, infatti, quello della fratellanza o della sorellanza ma quello dell’odio e dell’inimicizia. Con la nascita di un fratello o di una sorella la nostra vita si trova esposta al regime plurale del Due, all’impossibilità di essere un Uno indiviso. E la prima tendenza pulsionale dell’umano non è quella di accogliere il Due, ma quella di respingerlo, di negarne l’esistenza. Non può allora essere la Natura – la sostanza del sangue – a fondare un legame di fratellanza o di sorellanza. I fratelli e le sorelle rischiano sempre il conflitto aperto, la lotta senza esclusione di colpi, l’aggressività inesausta di una rivalità invidiosa e gelosa che sembra non conoscere alcuna pacificazione possibile.