
In partenza verso la California SoundTree, l’albero sonoro che riforesta il Salento
15 Giugno 2025Alberi sonori per ridare vita agli ulivi stremati dalla Xylella, per riconnettere alla natura, per costruire ponti di pace tra tutti i Paesi del mondo. Si chiamano “SoundTree” e sono le sculture sonore progettate da SEW Handpan, idea visionaria nata nel 2015 per mano di due giovanissimi imprenditori salentini, Stefano Ingrosso e Giacomo Quarta, realizzate insieme a Paolo Borghi, artista e performer dell’handpan, per far rinascere la bellezza dell’ulivo e immaginare nuove forme d’arredamento vibrante per i paesaggi.
Il primo “SoundTree” già raggiungerà a breve un parco della California. Troppo speciale il suo fascino per non fare breccia nel cuore degli appassionati di musica – e musicoterapia – presenti ieri sera a Masseria Torre Luciana, in agro di San Pietro in Lama, dove il dado di una nuova frontiera del design è stato tratto: quello dell’arredamento sonoro. Ispirato alla forma archetipica dell’albero d’ulivo, “SoundTree” si presenta infatti come una struttura scultorea su cui sono sospese campane tubolari accordate a mano che risuonano come gong. E che spingono il pubblico a interagire, creando paesaggi acustici che trasformano lo spazio circostante in un’esperienza sensoriale e contemplativa più unica che rara, capace di rendere il suono parte integrante dell’ambiente e le sue vibrazioni strumento di allentamento dello stress e liberazione delle endorfine naturali.
I due imprenditori hanno raccontato la loro storia ieri, davanti a un pubblico selezionato: appassionati di discipline alternativi, giornalisti, istituzioni, presenti anche i presidenti di Confindustria Lecce Valentino Nicolì, della Camera di commercio di Lecce Mario Vadrucci e di Federalberghi Lecce Mimmo De Santis, che si sono cimentati personalmente con il nuovo strumento musicale. Che dà continuità a una storia imprenditoriale notevole: diciannovenni, e appena finita la scuola, Stefano Ingrosso e Giacomo Quarta, entrambi originari di Monteroni di Lecce, sono riusciti infatti a inventarsi SEW Handpan, prima realtà europea specializzata nella produzione artigianale di handpan, strumento musicale che favorisce l’equilibrio psicofisico limitando lo stress e migliorando il tono dell’umore, la memoria e la connessione emotiva. Già apprezzato in oltre 50 Paesi in tutto il mondo e perfettamente in linea con la “”vision” dei due imprenditori: la musica come linguaggio universale capace di unire le persone e toccare le corde più profonde dell’animo umano, favorendo la crescita personale.
Coerentemente, SEW Handpan ha dato vita a una serie di progetti educativi su scala internazionale, inaugurando in pochi anni cinque scuole di musica in diverse parti del mondo: le SEW Handpan School, presenti nelle città di New York, Los Angeles, Chicago, Tenerife e Bruxelles, sono oggi comunità internazionali di appassionati che condividono corsi individuali e collettivi, concerti dal vivo, workshop e momenti di scambio culturale. Il successo del format è testimoniato dall’apertura di nuove sedi: nel 2024, ad esempio, SEW Handpan ha raddoppiato il suo impegno formativo, inaugurando quattro scuole tra Stati Uniti ed Europa e pianificando ulteriori espansioni nel prossimo futuro.
Nel 2025 l’azienda salentina ha compiuto un ulteriore passo nella sua visione olistica della realtà, aprendo un retreat center nella masseria del diciassettesimo secolo “Torre Luciana”, restaurata e trasformata in un luogo di pace e ispirazione immerso nella campagna mediterranea di San Pietro in Lama, dove tra ulivi secolari, cielo azzurro e architettura tradizionale in pietra si tengono esperienze immersive che fondono musica, natura e crescita personale, workshop musicali, sessioni di yoga e meditazione con accompagnamento di handpan, concerti sotto le stelle e percorsi di benessere sensoriale. Una sintesi perfetta della filosofia SEW: Masseria Torre Luciana costituisce infatti un luogo dove l’innovazione incontra la tradizione (la struttura storica è stata rinnovata con comfort moderni, mantenendo l’autenticità architettonica locale), e dove l’arte incontra la vita quotidiana, consolidando il ruolo di SEW Handpan come promotrice di uno stile di vita incentrato sul benessere e sulla consapevolezza.
Spiega Paolo Borghi, artefice delle sculture: “Questo progetto nasce per creare una rete sonora tra Paesi, perché il suono non conosce differenze religiose, politiche, sessuali, ma anzi funge da ponte di comunicazione tra popoli. Ed è stato naturale prendere a base della scultura un ulivo, per celebrare la rinascita di una specie arborea devastata dalla Xylella ma pronta a ripartire; un albero nobile che dà frutti eccezionali, è simbolo di pace e diventa strumento musicale inclusivo, perché anche le persone con abilità diverse possono suonarlo”.
Ogni scultura prodotta contribuirà alla missione riforestativa dell’associazione “OlivaMi”: “Siamo profondamente grati per l’iniziativa “SoundTree”, che unisce arte, suono e impegno ambientale in un gesto concreto di rinascita per il nostro territorio. Questo albero d’ulivo in ferro, simbolico e potente, rappresenta non solo la memoria di ciò che è andato perduto, ma anche la speranza di ciò che possiamo ricostruire insieme – aggiunge il presidente di “OlivaMi”, Alessandro Coricciati -. Il sostegno di questa giovane realtà salentina ci ricorda che la riforestazione non è solo una missione agricola, ma anche culturale, sociale ed emotiva. Ogni “SoundTree” venduto contribuisce alla piantumazione di nuovi ulivi e porta avanti il sogno di restituire vita, lavoro e bellezza al nostro Salento. E questo ci rende onorati di far parte di questo progetto”.