
Presentazione del romanzo “6957. Germogli sotto la neve” di Alice Beatrice Pescarollo
26 Luglio 2025Il Comune di Sternatia, nell’ambito della Rassegna di proposte culturali nel cuore della Grecìa salentina “La civetta sul pozzo”, presenta il romanzo “6957. Germogli sotto la neve” di Alice Beatrice Pescarollo. L’incontro è in programma questa sera, alle ore 20:00, presso il suggestivo Chiostro del Convento dei Domenicani.
Dopo i saluti istituzionali del sindaco, dott. Gabriele Candito, promotore della rassegna, l’incontro sarà moderato dall’avv. Marta Martina, vicesindaco di Sternatia. A dialogare con l’autrice saranno la dott.ssa Silvia Cazzato, giornalista, e il prof. Pantaleo Conte, dirigente scolastico.
Il romanzo, edito da Lab DFG nel 2024, segna l’intenso esordio narrativo di Alice Beatrice Pescarollo, nata a Roma nel 2006. Studentessa del liceo classico Gaio Valerio Catullo di Monterotondo, l’autrice nel tempo libero si dedica alla scrittura, gioca a tennis e frequenta il British School Group. Crede nell’amicizia come valore fondante della sua vita e si è ispirata al suo gruppo per la narrazione di questa storia.
“6957. Germogli sotto la neve” è una storia d’amore e di speranza, ambientata in uno dei luoghi più bui della storia del Novecento: il campo di concentramento di Auschwitz. Myriam Zaccaria, figlia di un noto notaio romano, viene deportata con la sorellina Naomi ad Auschwitz. In quel mondo disumanizzante, la sua giovinezza la mantiene in bilico tra sopravvivenza e disperazione. Un fragile equilibrio che attira l’attenzione dell’ufficiale SS Alexander Mayer, figlio di un potente gerarca nazista. Tra i due nasce un legame inatteso, tanto impossibile quanto potente, che sfida la crudeltà del contesto e le leggi imposte dalla guerra.
Il libro affronta temi profondi e universali: l’amore e l’amicizia, il conflitto tra destino e scelta, il rapporto padre-figlio, il coraggio e la possibilità di riscatto anche nei luoghi più atroci. La narrazione, scorrevole e intensa, restituisce le atmosfere del lager senza rinunciare a un messaggio di speranza.
Alice Beatrice Pescarollo, pur giovanissima, affronta con delicatezza e determinazione un tema complesso, lasciando emergere l’idea che persino dove tutto è perduto, può ancora germogliare la vita. L’amore tra Myriam e Alexander diventa simbolo di umanità, di scelta e di redenzione. Un sentimento giovane, assoluto, puro, che attraversa il male per affermare con forza il valore della libertà emotiva e del legame umano. Il romanzo è un testo che commuove e offre molti spunti di riflessione, descrivendo il destino di giovani condannati a diventare adulti in un mondo che non lasciava spazio alla giovinezza, ma che proprio grazie all’amore e alla speranza ritrovano un senso e un futuro.