
“Sclerosi Multipla: oltre la diagnosi”. Un convegno specialistico a Galatina
4 Giugno 2025Sabato 7 giugno, dalle ore 9.00 alle ore 12.00, presso la Sala Formazione (primo piano) del Centro clinico di Psicologia, Psicoterapia e Neuroscienze “Nova Mentis” di Galatina (via Pascoli) si svolgerà un convegno specialistico tematico sulla Sclerosi Multipla.
L’evento, gratuito e aperto a chiunque sia interessato, riunirà professionisti provenienti dal Dipartimento Disturbi Neurocognitivi interno e dai Centri Sclerosi Multipla attivi negli ospedali di Lecce e Casarano, affiancati da ricercatori e clinici operanti in seno all’Università “La Sapienza” di Roma.
A moderare l’incontro, che sarà suddiviso in cinque fasi, ci saranno la dott.ssa I. Carangelo, psicoterapeuta e referente per il Dipartimento Disturbi Neurocognitivi del Centro “Nova Mentis”; la dott.ssa F. De Robertis, neurologa corresponsabile dell’Ambulatorio Sclerosi Multipla e Malattie demielinizzanti del Presidio Ospedaliero “Vito Fazzi” di Lecce.
Relatori del convegno, invece, saranno:
– il Dott. M. Pasca – neurologo del Centro Sclerosi Multipla del Presidio Ospedaliero “F. Ferrari” di Casarano;
– la Dott.ssa C. De Dominicis – neuropsicologa e psicoterapeuta referente per il Dipartimento Disturbi Neurocognitivi del Centro “Nova Mentis”;
– il Dott. G. Salvo – neuropsicologo, psicoterapeuta, PhD e ricercatore presso l’Università “La Sapienza” di Roma;
– il Dott. P. P. Lardo – psicoterapeuta presso il Centro “Nova Mentis”.
La Sclerosi Multipla (SM) è una malattia neurologica cronica che colpisce oltre 137.000 persone in Italia, con un’incidenza annuale di circa 3.600 nuovi casi, e che si manifesta principalmente tra i 20 e i 40 anni in misura tripla nelle donne rispetto agli uomini.
Secondo l’ultimo Barometro della SM, pubblicato dall’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (AISM), persistono disuguaglianze regionali nell’accesso alle cure, con solo il 30% dei Centri clinici SM che dichiara di avere rapporti con la medicina territoriale e solo il 14% con le Case di Comunità.
L’Agenda 2025 dell’associazione, pertanto, punta ad un approccio centrato sulla persona, promuovendo un “Progetto di vita individuale personalizzato e partecipato” che integri servizi e risorse per garantire l’autonomia e la partecipazione attiva dei malati di SM nella società – nel 2025, la SM sarà una delle tre condizioni su cui verterà la sperimentazione del nuovo modello di accertamento della condizione di disabilità in 9 province italiane, con l’obiettivo di migliorare la valutazione e la definizione del percorso di integrazione delle persone colpite da questo disagio.
Con tali dati che evidenziano l’urgenza di un approccio coordinato e multidisciplinare nella gestione della SM, al fine di garantire un’assistenza adeguata e migliorare la qualità della vita di chi è affetto da questa patologia, si rende necessario, quindi, che i professionisti della salute acquisiscano conoscenze e competenze utili sia al riconoscimento dei segnali precoci della SM, sia alla condivisione di strategie di intervento efficaci.