
“Non vi lascerò affondare”: a Galatina testimonianze di solidarietà dal Mediterraneo
19 Luglio 2025Il Club per l’UNESCO di Galatina e della Grecìa Salentina, in collaborazione con l’Associazione Levera e con il patrocinio del Comune di Galatina, organizza questa sera, alle ore 19:30, un incontro dal titolo emblematico: “Non vi lascerò affondare”. L’evento, che si svolgerà presso l’ex Convento delle Clarisse, in piazzetta Galluccio a Galatina, vuole accendere i riflettori su una delle tragedie più drammatiche del nostro tempo.
Nel cuore dell’estate, quando il Mediterraneo si colora di vacanze e spensieratezza, l’iniziativa intende sensibilizzare l’opinione pubblica su una realtà che continua a consumarsi nelle stesse acque: il Mar Mediterraneo centrale è diventato la rotta migratoria più pericolosa del mondo, dove dal 2014 hanno perso la vita più di 20.000 persone.
Protagonisti dell’incontro saranno Nicola Pera e Pierluigi Serra, due testimoni diretti delle operazioni di soccorso nel Mediterraneo. Nicola Pera è un giovane che ha dedicato la propria vita al servizio degli altri. Il suo percorso di impegno civile è iniziato come volontario civilista nella baraccopoli di Deep Sea in Kenya, coordinando le attività del progetto Pepea, avviato a suo tempo da Fra Ettore Marangi, che sarà il moderatore dell’evento. Successivamente si è imbarcato per salvare vite umane nel Mediterraneo, un’esperienza che ha segnato profondamente la sua vita. Attualmente lavora in una casa per minori a Lucca e continua a battersi per i diritti delle persone più vulnerabili.
Accanto a lui, Pierluigi Serra porterà la sua esperienza di esperto di controllo e soccorso in mare, offrendo una prospettiva tecnica e operativa sulle complesse dinamiche che caratterizzano le operazioni di salvataggio. La sua lunga esperienza nel settore del soccorso marittimo permetterà di approfondire gli aspetti più tecnici e le sfide operative che si presentano quotidianamente nelle acque del Mediterraneo centrale.
Le testimonianze di Pera e Serra promettono di essere particolarmente toccanti e formative: condivideranno con il pubblico le loro esperienze dirette di chi ha visto negli occhi la disperazione e la speranza di migliaia di persone. Le storie raccolte durante le operazioni di soccorso parlano di torture, violenze e sofferenze indicibili, ma anche di una umanità che resiste e si manifesta nel gesto più semplice e rivoluzionario: tendere la mano a chi sta annegando.
“Ogni missione in mare è testimonianza di umanità”, sottolineano gli organizzatori. L’obiettivo è quello di creare consapevolezza e promuovere una cultura di accoglienza e solidarietà, offrendo un momento di riflessione profonda sui valori dell’accoglienza e dell’impegno civico.
L’incontro vuole essere anche un’occasione per riflettere sul ruolo di cittadini europei e mediterranei, su cosa significhi oggi essere solidali in un contesto geopolitico complesso. Come ha scritto Papa Francesco in un messaggio agli equipaggi impegnati nel soccorso: “Grazie tante per la vostra testimonianza. Che il Signore vi benedica e la Madonna vi custodisca”.
L’incontro si inserisce nei valori fondanti dell’UNESCO: pace, tolleranza e solidarietà internazionale. Perché la pace nasce anche da qui, dalla capacità di costruire ponti tra gli uomini. E a volte un ponte può cominciare da un semplice gesto: non lasciare affondare chi chiede aiuto.