“Khorale per F. S. Dòdaro”, pubblicato il volume che riscopre il genio ribelle del Salento

“Khorale per F. S. Dòdaro”, pubblicato il volume che riscopre il genio ribelle del Salento

8 Ottobre 2025 Off Di Redazione

I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno annuncia nella collana diretta da Angelo Sconosciuto, l’uscita di “Khorale per F. S. Dòdaro”, un volume monumentale curato da Francesco Aprile che getta nuova luce su una delle figure più enigmatiche e rivoluzionarie dell’avanguardia italiana del Novecento: Francesco Saverio Dòdaro (1930-2018).

Quest’opera non è una semplice biografia, ma un vero e proprio “coro” polifonico di testimonianze critiche, visive e letterarie che restituisce la grandezza di un artista totale, colpevole soltanto di una intransigente purezza.

Chi era Francesco Saverio Dòdaro? Un poeta, un teorico, un artista verbo-visivo, un agitatore culturale che, operando dall’estrema provincia del Salento, seppe dialogare con le correnti più avanzate della ricerca internazionale. Il libro ripercorre le tappe di un’esistenza votata all’arte, a partire da un evento tanto drammatico quanto fondativo: nel 1954, Dòdaro e il pittore Edoardo De Candia bruciarono tutte le loro opere in un falò rituale. Nello stesso anno, Dòdaro aveva già sperimentato le “combustioni” pittoriche, ponendosi sulla stessa linea di ricerca di un gigante come Alberto Burri.

Questo gesto di rottura totale fu solo l’inizio. Dopo un ventennio di studi autoimposti, Dòdaro emerse nel 1976 con una teoria tanto affascinante quanto dirompente: il Movimento di Arte Genetica. La sua intuizione, descritta magnificamente nel volume, è che l’origine di ogni linguaggio artistico risieda nel battito del cuore materno ascoltato in età fetale. L’arte, quindi, come linguaggio del lutto per la separazione dal corpo materno e come perenne tentativo di rifondare quell’unità duale perduta. Da Lecce, questa teoria audace diede vita a un movimento con adesioni internazionali, da Toronto a Genova, creando un ponte culturale impensabile per l’epoca.

“Khorale per F. S. Dòdaro” riflette perfettamente la natura collaborativa e generosa del suo protagonista. Curato con rigore e passione da Francesco Aprile, uno dei massimi studiosi di Dòdaro, il libro raccoglie i contributi di un eccezionale gruppo di artisti, poeti e critici che hanno incrociato il cammino del maestro salentino. Ecco i nomi che hanno contribuito al volume: Francesco Aprile, Lamberto Pignotti, Egidio Marullo, Stefano Donno, Cristiano Caggiula, Julien Blaine, Ruggero Maggi, Alessandro Laporta, Elisabetta Liguori, Elio Coriano, Giuseppe Cristaldi, Teresa Lutri, Giorgio Moio, Donato Di Poce, Carmine Lubrano, Luciano Caruso, Francesco Pasca, Gino Gini, Fernanda Fedi, Fernando Miglietta, Mauro Marino, Luc Fierens, Vincenzo Lagalla, Bertolomé Ferrando Lamberto Pignotti, Julien Blaine, Luciano Caruso, Ruggero Maggi, Bartolomé Ferrando e molti altri, offrono saggi, opere visive e ricordi personali che compongono un ritratto sfaccettato e profondo.

“Saverio è stato un maestro socratico, capace di far maturare intere generazioni di artisti senza mai imporre nulla. Ha dimostrato che si può operare dalla ‘provincia’ e tessere rapporti col mondo, facendo del Salento quello che Antonio Verri chiamava ‘il Salento europeo’. Questo libro non è solo un omaggio, ma un invito a riscoprire una figura che ha donato sé stesso agli altri, anteponendo la poesia e la crescita dei giovani a ogni tornaconto personale”.

“Khorale per F. S. Dòdaro” è più di un libro: è il recupero di un tassello fondamentale della nostra storia culturale, un’immersione in un universo creativo che continua a pulsare di vita, proprio come quel primo, indimenticabile, battito del cuore.

 

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