UniSalento in Cina per i 10 anni della missione spaziale DAMPE
17 Dicembre 2025In occasione del decennale della missione spaziale DAMPE (DArk Matter Particle Explorer), una delegazione di docenti UniSalento (Francesco de Palma, del Dipartimento di Matematica e Fisica “Ennio De Giorgi”) e dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, sezione di Lecce (Antonio Surdo) sarà a Nanchino, in Cina, dove si terrà l’International Workshop on Cosmic Ray Direct Detection and Physics.
L’incontro riunisce i principali esperti internazionali impegnati nello studio dei raggi cosmici e nella ricerca della materia oscura, che discuteranno gli ultimi risultati raggiunti nel settore. Nei giorni successivi al workshop, i componenti della collaborazione DAMPE faranno il punto sulle analisi in corso e sui risultati più recenti dell’esperimento.
Era il 17 dicembre 2015 quando, da una base nel deserto di Gobi, fu lanciata la missione DAMPE. Sebbene fosse prevista un’operatività di cinque anni, il rivelatore è ancora oggi in orbita intorno alla Terra e continua a raccogliere dati sul flusso di raggi cosmici e di radiazione gamma provenienti dallo spazio.
La missione è il risultato del lavoro di oltre 150 tra scienziati, tecnici e dottorandi, afferenti a numerose istituzioni scientifiche internazionali. In Europa hanno contribuito l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), con le sezioni di Bari, Lecce e Perugia, il Gran Sasso Science Institute (GSSI) dell’Aquila, e le Università di Ginevra, Perugia, Bari e del Salento. La partecipazione cinese al progetto è stata coordinata dal Purple Mountain Observatory di Nanchino, coinvolgendo la University of Science and Technology di Hefei, l’Institute of Modern Physics di Lanzhou, l’Institute of High Energy Physics, la University of Chinese Academy of Sciences e il National Space Science Center di Pechino.
Un contributo rilevante alla missione DAMPE è stato fornito dalla Sezione di Lecce dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e dal Dipartimento di Matematica e Fisica “Ennio De Giorgi” dell’Università del Salento. Attualmente partecipano alle attività dell’esperimento, a Lecce, i professori Paolo Bernardini e Francesco de Palma (Università del Salento), il dottor Antonio Surdo e la dottoressa Francesca Alemanno (INFN). Pur avendo proseguito la propria attività scientifica presso altre sedi, partecipano tuttora alla missione il professor Ivan Demitri e la dottoressa Elisabetta Casilli, entrambi oggi al GSSI dell’Aquila, e il professor Giovanni Marsella, ora all’Università di Palermo.
I dati raccolti da DAMPE in dieci anni di attività hanno consentito di esplorare la natura dei raggi cosmici ad energie mai raggiunte da rivelatori in orbita. Numerosi studi sono stati pubblicati su riviste scientifiche internazionali. In particolare, un’analisi pubblicata sulla rivista Nature ha evidenziato una repentina diminuzione del flusso di elettroni e positroni cosmici all’energia di 1 TeV. Inoltre, grazie alla capacità del rivelatore di misurare la carica elettrica delle particelle incidenti, sono state osservate strutture complesse nello spettro dei raggi cosmici, distinguendo i diversi elementi, dall’idrogeno al nichel. La scoperta di tali strutture è fondamentale per la comprensione dei meccanismi di produzione e propagazione dei raggi cosmici nella Galassia.



