Ad UniSalento un convegno internazionale di studi di francesisti secentisti

Ad UniSalento un convegno internazionale di studi di francesisti secentisti

25 Giugno 2025 Off Di Redazione

Il Centro Internazionale di Francesisti Secentisti organizza a Lecce, insieme all’Università del Salento, il suo 18° Convegno internazionale, dal titolo “Liberté de penser, liberté de créer au XVIIe siècle. S’affranchir des traditions artistiques, rhétoriques et scientifiques”. Il convegno si terrà oggi e domani, nella sala teatrino dell’ex Convitto Palmieri e il 27 giugno nella sala conferenze del Rettorato, in piazza Tancredi a Lecce.

Incentrato sul Seicento letterario francese, attraverso prospettive interdisciplinari tese a esaminare la produzione artistica e filosofica, nonché la documentazione epistolare, i diari di viaggio e i discorsi tenuti nell’ambito delle Accademie, il convegno invita a riflettere sulla Francia del XVII secolo e sul ruolo cruciale dell’Italia nel panorama internazionale. Saranno messi in luce i dibattiti che hanno contribuito a rinnovare la scrittura letteraria, a ribaltare le “verità” imposte e a determinare le condizioni per accogliere la rivoluzione scientifica e per strutturare una nuova postura intellettuale e morale fondata sul relativismo culturale.

Il convegno è articolato in dieci sessioni che serviranno a esaminare i viaggi reali e immaginari determinati da interrogativi sul mondo fisico e metafisico; i princìpi dei padri del razionalismo e della nuova scienza; i contorni sfumati tra astronomia e astrologia; la figura femminile in prospettiva emancipatrice nell’ambito famigliare e sociale; la voce femminile nel contesto culturale dei salotti mondani e dei conventi. Sono previste 42 relazioni tenute da francesisti secentisti del mondo accademico internazionale, fra le quali: Benoît Bolduc della New York University, Hervé Baudry del CHAM Lisboa Portugal, Gilles Declercq dell’Université Sorbonne Nouvelle Paris, Conroy Derval della University College Dublin; Jean Leclerc della University of Westwern Ontario; Pierre Ronzeaud dell’Université Aix-Marseille; Jean-Luc Robin della University of Alabama).

Saranno coinvolte università di Francia, Italia, Portogallo, Svizzera, Irlanda, Germania, Israele, Sénégal, Canada, Stati Uniti, Australia. L’evento offrirà quindi un’opportunità straordinaria di dialogo scientifico e arricchirà la rete di relazioni accademiche internazionali rafforzando il ruolo dell’Università del Salento quale centro di eccellenza di avanzamento della ricerca e di confronto tra studiosi. Docenti e studenti potranno riflettere su tematiche molto attuali relative ai valori etici e culturali – molti dei quali richiameranno anche gli obiettivi dell’Agenda ONU 2030 per lo Sviluppo Sostenibile (es. parità di genere) – e aggiungeranno nuovi contenuti allo stato dell’arte degli studi di settore.

“Con questo convegno – commenta la prof.ssa Marcella Leopizzi, docente di Letteratura francese – UniSalento scrive una pagina importante della storia della francesistica secentista internazionale. Ricerche inedite esamineranno opere e autori ancora poco conosciuti e analizzeranno voci e temi fondamentali che caratterizzano il secolo d’oro francese e che hanno avuto larga eco sul piano diacronico e sincronico. Nuovi interrogativi cercheranno di illustrare il difficile cammino della libertà di pensiero e di espressione e sottolineeranno il ruolo fondamentale svolto in quest’ambito dalla figura femminile. Nel corso del ’600, tra tradizione e innovazione, superstizione e scienza, fede e scetticismo, censura e libero pensiero, nuovi scenari segnano l’ampliamento degli orizzonti geografici e cosmografici e avviano cambiamenti radicali di mentalità rinnovando gli orizzonti del sapere e promuovendo il pensiero critico e creativo”.

Patrocinato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, questo convegno costituisce un risultato importante nell’ottica dell’internazionalizzazione accademica e territoriale bidirezionale (incoming e outgoing). L’evento permetterà di tessere dialoghi proficui tra saperi e culture arricchendo l’enciclopedia personale e valorizzando il patrimonio sociale materiale e immateriale.

Condividi: