Al Polo 3 conclusa la settimana dedicata alla Memoria con “L’ultima volta che siamo stati bambini”

Al Polo 3 conclusa la settimana dedicata alla Memoria con “L’ultima volta che siamo stati bambini”

3 Febbraio 2024 0 Di Redazione

La conclusione della settimana dedicata alla Giornata della Memoria per i ragazzi delle classi quinte e per quelli delle classi prime della Scuola secondaria di primo grado “Giovanni XXIII” è stata la visione della pellicola di Claudio Bisio “L’ultima volta che siamo stati bambini” (film nelle sale in ottobre 2023).

Non semplicemente un film ma un progetto didattico di Storia ed Educazione Civica che marca il lavoro svolto dai docenti della scuola sotto il segno della continuità tra primaria e secondaria, un film che ha dato a tutti noi la possibilità di condividere emozioni e riflessioni forti sulla fratellanza, una storia semplice, divertente in più momenti, che prova a raccontare  la guerra con gli occhi dei bambini.

Il regista è riuscito a tirar fuori dai suoi giovani interpreti la loro spontaneità. Sono proprio loro che, pur condizionati dal contesto storico che li circonda e dall’educazione familiare diversa ricevuta, giocano e continuano a farlo con l’innocenza che contraddistingue la loro giovane età. (Lavoro ben fatto, complimenti Claudio Bisio!)

E’ il racconto della conoscenza vera e profonda tra Vanda (orfana), Italo (figlio fascista), Cosimo (figlio di uno mandato al confino) che, nonostante la Seconda Guerra Mondiale, amano giocare e si vogliono bene. Quando Riccardo, il loro amico ebreo, scompare, decidono che non si può attendere e, in nome della loro amicizia (suggellata dal “patto di sputo”), intraprendono il viaggio per la Germania a liberarlo, seguendo a piedi i binari della ferrovia.

L’emozione dei ragazzi era tangibile nel silenzio in sala, per una storia, purtroppo, non a lieto fine. Italo è l’unico dei tre ragazzi che riesce a salire sul treno, pensa di riuscire coraggiosamente a liberare il loro amico, ma non sarà così.

Il treno è il treno sbagliato perché trasporta ebrei nei campi di concentramento. Italo non farà più ritorno tra i suoi amici, così come Riccardo. Da quel momento, in quella stazione, Vanda e Cosimo, gli unici rimasti, finiscono di essere bambini, è facile capire il perché, per la prima volta guardano con gli occhi da grandi la crudeltà della guerra. A loro due, ormai adulti, non resta che ricordare e raccontare alle nuove generazioni quello che è accaduto affinché tanta ferocia non si ripeta mai più.

E’ stato bello raccogliere le considerazioni dei ragazzi dopo la visione del film: in modo semplice e chiaro hanno apprezzato il modo di intendere l’amicizia così com’è stata presentata nel film, insomma, un bell’esempio da seguire! Tutti avrebbero voluto un finale diverso, un finale felice con il ritorno di Italo e Riccardo. Proprio su questo triste finale continueremo a riflettere con le nostre ragazze e i nostri ragazzi!

 

 

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