Concluso all’Università del Salento Samsung Innovation Campus. Ecco i migliori project work

Concluso all’Università del Salento Samsung Innovation Campus. Ecco i migliori project work

15 Dicembre 2022 0 Di Redazione
Si è chiusa presso l’Università del Salento la prima edizione di Innovation Campus, programma di alta formazione sviluppato da Samsung Electronics Italia assieme all’Ateneo con l’obiettivo di offrire agli studenti competenze digitali avanzate, necessarie per essere competitivi in un mercato del lavoro in continua evoluzione, facendo leva sui nuovi trend tecnologici, come Intelligenza Artificiale, Big Data, Cybersecurity e Internet of Things.
Il progetto, che per la prima volta ha coinvolto l’Ateneo pugliese, ha accompagnato gli studenti delle università pubbliche italiane in un percorso formativo sull’innovazione, per trasformare il futuro in presente e aprire nuovi scenari professionali in ambito digitale.
“Con Innovation Campus vogliamo essere al fianco delle Università e dei docenti e dare un contributo a ridurre il gap di competenze che nel nostro Paese sta diventando una criticità sempre più urgente. Secondo alcuni studi recenti, lo skill gap coinvolge un lavoratore su tre nell’area OCSE e avrà un impatto negativo sul PIL dell’11% a livello globale entro il 2025. Il digitale può accelerare la crescita e far evolvere le nostre imprese ma, per coglierne davvero le opportunità occorre valorizzare il capitale umano e dotarlo degli strumenti adeguati ovvero competenze nuove, hard e soft, affinché possano essere promotori di un cambiamento positivo e un progresso sociale ed economico” – ha commentato Anastasia Buda, Corporate Citizenship & Internal Communication Manager di Samsung Electronics Italia.

Il programma di formazione si inserisce nell’ambito del partenariato strategico avviato tra Samsung Electronics Italia e il corso di laurea in Filosofia UniSalento, incardinato nel Dipartimento di Studi Umanistici, da cui ha preso avvio il progetto. Il corso, della durata di 58 ore, si è integrato con i percorsi universitari già avviati e ha visto la partecipazione di 15 studenti provenienti dai corsi di laurea triennale in Matematica, Fisica, Ingegneria e Filosofia che, dopo una prima parte di lezioni teoriche, sono stati chiamati a lavorare a un project work, per mettere in pratica quanto appreso e immergersi sin da subito in un’esperienza concreta e avvicinarsi così al mondo del lavoro. I team di lavoro hanno sviluppato un’idea strutturata in grado di promuovere una crescita sostenibile e una società più inclusiva attraverso l’innovazione digitale, con un focus in primis sull’AI.
Federico Izzi, Giorgia Pino, Federico Rinelli e Gaia Capraro i quattro studenti migliori, che hanno raggiunto il punteggio più alto, risultato dalla somma del test finale e dalla valutazione del project work, che si aggiudicano una borsa di studio del valore di circa 1800 euro.

I project work
I quattro studenti assieme agli altri componenti della classe hanno lavorato alla realizzazione dei seguenti quattro progetti, nei quali hanno potuto applicare quanto appreso durante le lezioni teoriche. Tema portante del project work la sostenibilità ambientale.

VINOVATION. Partendo dallo studio dei processi legati alla produzione del vino, il team ha sviluppato un sito web e un dispositivo in grado di monitorare l’acidità del vino, la temperatura, l’ossigenazione e l’intensità del colore. In questo modo è possibile certificare la qualità del vino prodotto attraverso il monitoraggio costante della produzione da remoto, effettuare una previsione analitica delle caratteristiche del vino con l’obiettivo di incrementare il livello di sostenibilità della produzione anche in termini di uso efficiente delle risorse.
ENERGHE – I.A. Uno sviluppo sostenibile passa anche per la scelta di materiali ecologici nel momento dell’avvio di nuove attività – che si tratti di un’azienda o di un esercizio commerciale. Il team ha perciò ideato una discoteca partendo da un edificio abbandonato con lo scopo di renderlo ecosostenibile al 100%. Tutto ciò usando materiali ecologici: pavimenti cinetici, pannelli e finestre fotovoltaiche, batterie al sale, sensori di temperatura. Tutto ciò collaborando con una rete di aziende che producono materiale ecosostenibile.
SALENTO TOURING. Attento alla propria terra natia, questo gruppo ha lavorato a un progetto di riqualificazione in chiave smart di alcune strutture sul territorio, affinché si potesse garantire un’esperienza personalizzata e flessibile con il comfort di una smart home e una mobilità sostenibile (bicicletta, bus, treno).
GREEN AI. Obiettivo del project work è quello di sostenere le aziende del settore agricolo attraverso l’uso delle moderne tecnologie IoT nel ridurre il loro impatto ambientale, in particolare aiutarle con il digitale a ottimizzare i consumi e l’utilizzo dei pesticidi. Un’app che abilita il monitoraggio delle colture, dell’umidità e un’allerta celere delle brinate consente di migliorare la produzione e la resa delle colture.

“I risultati raggiunti dai diversi team multidisciplinari attraverso la stesura del project work sono molto interessanti – ha sottolineato la professoressa Luana Rizzo, responsabile scientifica del progetto per l’Università del Salento -. Il tema dell’ecosostenibilità ambientale è in linea con uno degli obiettivi del PNNR, e l’applicazione del digitale in quest’ambito ha forti ricadute sul nostro territorio. La domanda progettuale che ha ispirato il progetto è stata ‘Come è possibile trasformare uno spazio dismesso in un elemento di valore per gli abitanti del territorio, avvalendosi delle nuove tecnologie?’. L’obiettivo dei diversi team è stato quindi quello di individuare un edificio o un’area naturale ed elaborare un’idea creativa con l’utilizzo delle tecnologie AI e IOT per renderla accessibile e funzionale. Così l’acquisizione di competenze digitali e la valorizzazione delle eccellenze si è saldata al recupero ecosostenibile di spazi dismessi del territorio salentino che, grazie a queste nuove idee, potrebbero tornare a essere beni comuni”.

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