Dall’archeologia alla storia dell’arte, un nuovo progetto del Dipartimento di Beni Culturali di UniSalento

Dall’archeologia alla storia dell’arte, un nuovo progetto del Dipartimento di Beni Culturali di UniSalento

7 Aprile 2022 0 Di Redazione

Laboratori extracurriculari per consentire l’accesso diretto agli elenchi nazionali dei professionisti del Ministero della Cultura. Il Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento ha avviato un progetto che permetterà fin d’ora ai futuri archeologi, e in futuro agli archivisti, bibliotecari, demoetnoantropologi, antropologi fisici, esperti di diagnostica e di scienza e tecnologia applicate ai beni culturali e storici dell’arte un più semplice e rapido accesso a queste carriere, grazie all’opportunità di svolgere, nel corso degli studi, esperienza professionale per 282 giorni, come richiesto dal Decreto ministeriale 244/2019.

“Il Decreto fissa in modo rigido i requisiti minimi di accesso agli elenchi, richiedendo un elevato numero di mesi di esperienza da maturare nel campo delle attività pratiche ed entro il percorso della carriera universitaria – spiega Paolo Gull, docente di Metodologia della ricerca archeologica e referente del progetto – in considerazione degli specifici obiettivi formativi dei corsi e dei vincoli imposti dagli ordinamenti didattici e dalle tabelle ministeriali delle attività formative indispensabili delle varie classi di laurea, questi requisiti minimi sono davvero difficili da raggiungere. Ecco perché il progetto ha riorganizzato le attività di laboratorio attivate nell’ambito della laurea triennale in Beni culturali e nell’ambito della laurea magistrale del Dipartimento, consentendo agli studenti di frequentarli al di là delle attività obbligatorie previste nei piani di studio. Questo consentirà di “cumulare” più agevolmente le ore utili al raggiungimento della soglia prevista dal Ministero”.

“Uno sforzo organizzativo che ha visto l’impegno di tanti docenti del Dipartimento – sottolinea il Direttore Raffaele Casciaro – e che ha consentito la messa a punto di un progetto unico a livello nazionale. Grazie a queste attività extracurriculari, i neolaureati potranno iscriversi più facilmente ai vari elenchi professionali del Ministero, a partire dall’acquisizione del titolo triennale e poi via via fino all’eventuale Scuola di Specializzazione o Dottorato. Siamo certi di poter così contribuire a moltiplicare e migliorare le opportunità di inserimento lavorativo dei nostri laureati”.ù

 

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