Dati Istat. Volano le esportazioni del vino pugliese

Dati Istat. Volano le esportazioni del vino pugliese

15 Dicembre 2021 0 Di Redazione

Volano le esportazioni del vino pugliese con aumento delle vendite all’estero del 15,3%, mentre segna +6,4% il saldo del commercio estero dei prodotti agricoli. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, sulla base dell’analisi dei dati Istat – Coeweb riferiti ai primi 9 mesi del 2021, diffusa in occasione del coordinamento nazionale di Coldiretti Donne Impresa, a cui ha partecipato Josè Rallo, imprenditrice del vino siciliana di Coldiretti, componente del consiglio di amministrazione dell’ICE, agenzia per la promozione all’estero e l’internalizzazione delle imprese italiane.

L’avanzare della campagna vaccinale anti Covid – aggiunge Coldiretti Puglia – ha favorito il ritorno alla vita di comunità e la riapertura dei ristoranti che hanno ripreso slancio dopo un 2020 di sofferenza. La ripresa complessiva delle esportazioni è accompagnata dalla crescita dei consumi interni con un aumento record degli acquisti domestici di vini e spumanti del 21,3% nel primo trimestre del 2021 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, secondo elaborazioni Coldiretti su dati Ismea. Di contro sono in calo del 6,5% – segnala Coldiretti Puglia – le esportazioni di prodotti alimentari, come l’olio extravergine che registra -5,1% e la pasta che vede scendere l’export del -8,8%.

“La pandemia spinge la domanda dei prodotti base della dieta mediterranea Made in Italy nel mondo dove nel 2021 si registra complessivamente il record nelle esportazioni nazionali per frutta, verdura e vino”, ha detto Floriana Fanizza, leader regionale e nazionale di Coldiretti Donne Impresa.

Un successo che oggi è sotto attacco a livello internazionale dei sistemi di etichettatura a colori come il Nutriscore francese e quello a semaforo inglese che promuovono cibi spazzatura con edulcoranti al posto dello zucchero e sfavoriscono elisir di lunga vita come l’olio extravergine di oliva considerato il simbolo della dieta mediterranea, ma anche dalla proposta UE di aumentare le tasse sul vino.

Per questo Josè Rallo ha spiegato quanto sia strategico lo sviluppo dell’export, illustrando le opportunità messe in campo da ICE “dai nuovi servizi digitali per sostenere le pmi nell’e-commerce, sulle piattaforme e nei contatti con i marketplace, offrendo anche servizi gratuiti alle imprese con meno di 100 dipendenti, per le quali una webcam è talvolta l’unico modo per entrare in contatto con i mercati”, ha detto Rallo.

Per sostenere il trend di crescita dell’enogastronomia Made in Italy serve anche agire sui ritardi strutturali dell’Italia e sbloccare tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese, ma anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo. Una mancanza che ogni anno – conclude Coldiretti Puglia – rappresenta per il nostro Paese un danno in termini di minor opportunità di export al quale si aggiunge il maggior costo della “bolletta logistica” legata ai trasporti e alla movimentazione delle merci.

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