Doppio appuntamento con “Crita – Festival delle arti” a Collepasso e Cutrofiano

Doppio appuntamento con “Crita – Festival delle arti” a Collepasso e Cutrofiano

31 Luglio 2023 0 Di Redazione

“Crita – Festival delle arti”, la rassegna itinerante dedicata al teatro, alla musica e alla danza, prosegue il viaggio nel cuore del Salento.

In scena, martedì 1 agosto, alle 21, al Palazzo Baronale di Collepasso lo spettacolo di e con Luciano Trombetta “Un letto tra le lenticchie” tratto da un testo di Alan Bennet che racconta la storia di Susan, moglie di un vicario della chiesa anglicana, che porta avanti le sue convinzioni e difende il proprio modo di concepire la vita contro le critiche dei bacchettoni che la circondano.

Mercoledì 2 agosto, a Cutrofiano, in piazza Municipio alle 21, è la volta di Sara Bevilacqua con il suo spettacolo “Stoc ddo’ – Io sto qua”, espressione dialettale che racconta la forza e la determinazione di una madre, Lella, che perde suo figlio, Michele Fazio, ucciso per errore a quasi sedici anni, durante un regolamento di conti tra clan rivali a Bari Vecchia. Da madre ferita, non abbassa lo sguardo e denuncia tutto alla giustizia, sfidando chi vuole imporle il silenzio: “io non fuggo, e nemmeno chiudo la porta di casa: ‘Stocddò’”. Da dove, Lella, ha tratto la forza per combattere una guerra che non l’ha mai vista abbassare lo sguardo? Dall’esempio di sua mamma, cumma’ Nenette, donna determinata nell’educare i figli alla sostanza delle cose. Dal sostegno del marito Pinuccio, della famiglia e della gente del quartiere. Ma, soprattutto, dal dialogo mai interrotto con Michele, il garzone allegro, l’angelo di Bari Vecchia. Un dialogo, quello con suo figlio, che nessun ostacolo riuscirà mai a impedire, nemmeno la morte.

“Crita – Festival delle arti” è una rassegna che mira a proporre un’offerta culturale e teatrale di qualità nelle aree più periferiche. Il nome “Crita” deriva da un termine tipico del dialetto locale che ha una doppia valenza: il “critare” è l’atto del gridare e del farsi sentire. Ma significa anche “creta”, argilla, materia tipica del territorio dalla cui lavorazione nascono manufatti artigianali che da sempre identificano il Salento dalle mille sfaccettature creative. Negli anni ha assunto un’altra valenza, ovvero trasformare i luoghi non usuali per il teatro o l’arte, vestendoli con “nuovi abiti” come le piazze, i frantoi, palazzi storici e altri, ospitando letterati, filosofi, musica da camera educando la comunità a viverli diversamente. Il primo artista a raccogliere la sfida fu l’attore e regista salentino, il premio UBU Mario Perrotta a cui si sono aggiunti in seguito Gianni Ciardo, Redi Hasa, Christian Di Domenico, Maria Mazzotta, Angela De Gaetano, Fabrizio Saccomanno, Franco Ferrante, Daniela Baldassarra, Mauro Racanati, Luciano Trombetta e molti altri.

Il claim che accompagna il cartellone di quest’anno è “Per Grazia Ricevuta” che spiegano così gli organizzatori: “Siamo giunti alla sesta edizione della rassegna senza mai fermarci, nemmeno negli anni difficili della pandemia. In qualche modo ci sentiamo miracolati nonostante le incertezze e le difficoltà oggettive. Così abbiamo fatto voto: di conservare la bellezza, la grazia della gioia dell’incontro attorno al fuoco dell’arte”. Un ex voto, simbolo dell’edizione 2023, realizzato da Laboarti di Cutrofiano verrà consegnato in regalo a tutti gli ospiti.

 

 

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