“E’ giunto il momento di darsi una calmata: c’è chi ha vinto e c’è chi ha perso”

“E’ giunto il momento di darsi una calmata: c’è chi ha vinto e c’è chi ha perso”

17 Giugno 2022 0 Di Redazione

E’ giunto il momento di darsi una calmata: c’è chi ha vinto e c’è chi ha perso. La prima fase delle elezioni è passata e chi siano i vincitori e gli sconfitti dovrebbe essere fin troppo chiaro. Ma si sa in politica, alla fine di ogni tornata elettorale, la narrazione dei risultati assume sempre una forma grossolanamente binaria. Infatti si tenta, a volte anche riuscendoci, a far credere che nessuno abbia perso e che quasi tutti abbiano vinto. Eppure diceva qualcuno molto più illuminato di me che la matematica non è un’opinione. La riprova di ciò che affermo, è che se la legge elettorale per l’elezione dei Sindaci per i comuni superiori a 15.000 abitanti fosse quella utilizzata per l’elezione dei Presidenti di Regione oggi Galatina avrebbe il suo Sindaco: Fabio Vergine. Ma la legge è legge.

Se da un lato comprendo, seppure a fatica, il tentativo, da parte dei candidati Sindaci esclusi dal ballottaggio, di giustificare una sconfitta elettorale decretata non dà qualche consiglio di amministrazione o da qualche circolo sportivo ma dai loro concittadini, mi è più difficile comprendere come mai il sindaco uscente, ad oggi uscito, che ha governato Galatina negli ultimi cinque anni, esulti invece di interrogarsi su come mai i galatinesi lo hanno relegato, per distacco, in una posizione subalterna ad un signore che si presentava per la prima volta al cospetto dei propri concittadini, e che per stessa ammissione del Sindaco uscito e di componenti autorevoli della sua coalizione, non conosceva nessuno.

Caro Dott. Amante, in Lei, con tutto il rispetto, campeggiano ingenuità imperdonabili ma purtroppo anche demagogie pervase da un cinico lasciar fare confidando nell’eterogenesi dei fini.

A differenza di Fabio Vergine Lei dovrà lavorare per tentare di annullare il distacco e dovrà rivolgersi all’elettore che non solo non l’ha votata ma che ha punito la sua azione amministrativa. Ma questo sarà un suo compito.

Al contrario di Lei, io, noi, Fabio Vergine sappiamo a chi rivolgerci perché nella nostra coalizione sono presenti donne e uomini che incarnano in modo chiaro e trasparente da sempre i valori di una comunità che vede nella sinistra progressista la propria ordinata e consapevole collocazione.

Si dirà che nell’offerta politica c’era una candidata Sindaca ed una coalizione che rappresentavano quell’area riformista di sinistra, ma dopo il tonfo elettorale di quella coalizione, oggi, senza le poderose liste di centro sinistra presenti nella coalizione di Fabio Vergine, questa vasta area non avrebbe avuto una degna rappresentanza.

La domanda quindi è: in questo confronto diretto del ballottaggio questa area a chi deve destinare il suo voto?

Al netto della valutazione dei programmi dei due candidati Sindaci in ballottaggio, che sono stati ampiamente esposti nel primo turno elettorale e su cui i galatinesi si sono chiaramente espressi votando quello proposto da Fabio Vergine, il voto dell’area progressista e di sinistra deve avere la propria confluenza in modo quasi naturale su Fabio Vergine. E perché? Perché le liste della sinistra progressista della coalizione “Galatina di tutti” hanno raggiunto ottimi risultati in termini di consenso popolare. Perché le liste progressiste nel caso di vittoria di Vergine, esprimeranno un alto numero di consiglieri comunali che per storia personale hanno sempre aderito ai valori del centro sinistra. Perché la sinistra progressista sarà ampiamente e congruamente rappresentata sia nel Consiglio comunale che nella Giunta di governo della città permettendo e consentendo ai concittadini di questa area politica di non sentirsi soli. A me sembrano ottime ragioni.

Concludo.

Il primo turno elettorale ci ha tenuto solo apparentemente distanti ma sono certa che ora basterà un attimo per ritrovare l’intesa perché nella nostra vasta area del centro sinistra galatinese ci sono persone di cui ti fidi e su cui sai di poter contare.

Mi è capitato di leggere, non ricordo dove, che la coalizione del Dott. Amante equiparasse il secondo turno elettorale come il secondo tempo di una partita di calcio. Sebbene non esperta di questo sport assumo il simpatico paradosso dandone ovviamente una lettura diversa.

In questo secondo tempo io vedo da una parte una squadra pronta con gli undici giocatori già schierati in campo con il suo allenatore Fabio Vergine, dall’altra una squadra non completa a cui manca qualche calciatore e che deve telefonare agli amici degli amici per raggiungere il numero preciso per fare la partita.

Ma Fabio Vergine potrà contare su un altro fattore decisivo: il dodicesimo uomo in campo. Infatti i galatinesi riempiranno lo stadio e trascineranno la squadra di Fabio alla vittoria. La vittoria di tutti.

Elena Esposito

 

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