
Gli studenti del Polo 3 di Galatina e Noha partecipano alla Festa della Polizia di Stato
30 Settembre 2025Il 29 settembre, in occasione della festività di San Michele Arcangelo, Patrono della Polizia di Stato, alcuni rappresentanti degli studenti delle classi terze della Scuola Secondaria di I grado del Polo 3 di Galatina e Noha, hanno preso parte, nella Basilica di Santa Caterina d’Alessandria, alla Santa Messa officiata da S. Ecc. Rev.ma Monsignor Francesco Neri, Arcivescovo di Otranto, e dal Cappellano della Polizia di Stato, don Antonio Sozzo, alla presenza delle più alte cariche delle Forze dell’Ordine e delle Forze Armate, del sindaco di Galatina, dei rappresentanti dell’amministrazione, dei dirigenti scolastici e di gruppi di studenti degli Istituti del territorio.
La nostra scuola secondaria ha partecipato attivamente a un momento di riflessione: una studentessa e uno studente hanno letto un toccante componimento, scritto a più mani dai ragazzi stessi, che ha catturato l’attenzione dei presenti; un inno toccante contro ogni forma di discriminazione, violenza e pregiudizio che si sviluppa come un dialogo tra un ragazzo e una ragazza. L’incipit è un elenco di identità e storie di sofferenza: le figure menzionate – un ragazzo vittima di bullismo, una ragazza schiacciata da una relazione tossica, un immigrato dal destino segnato, attivisti per la giustizia e un ragazzo stereotipato per il suo abbigliamento – rappresentano diverse forme di emarginazione e ingiustizia. Le loro voci non sono solo individuali, ma collettive, simboleggiando le molteplici vittime della società.
La seconda parte del componimento si focalizza sulla rinegoziazione dei significati. I concetti di “silenzio”, “debolezza” e “diversità” vengono ridefiniti, trasformando ciò che è percepito come negativo in una forza. Il “silenzio” non è assenza di parole, ma il peso delle parole non ascoltate. La “lacrima” non è segno di debolezza, ma di una forza interiore che resiste al dolore. La “diversità” non è una divisione, ma un elemento di bellezza che completa l’umanità.
Infine il testo culmina con un potente messaggio di speranza e azione collettiva. L’odio viene descritto come una ferita, ma la solidarietà e l’abbraccio come un filo che ricuce la speranza. Si esorta ad abbattere i muri e ad aprire le porte, sottolineando che la libertà è un bene comune che si nutre dell’accoglienza.
Il momento più toccante dell’intervento è stato quando al “Ci alziamo!”, pronunciato come invito a un’azione corale, tutta la platea è scattata in piedi, rispondendo all’appello a unire le voci, non per parlare al posto di chi soffre, ma per far sì che nessuno si senta più solo nel suo dolore. È una chiamata a scrivere una nuova storia, dove la dignità di ogni persona è un diritto inalienabile e non ha bisogno di essere difesa.
L’intervento dei nostri ragazzi è stato particolarmente significativo, soprattutto dopo il forte messaggio del Vescovo e del Prefetto che si sono rivolti direttamente ai giovani, sottolineando l’importanza di costruire una società basata sul rispetto reciproco, sulla non violenza e sulla solidarietà.
Un ringraziamento speciale alla Polizia di Stato di Lecce per averci dato l’opportunità di essere parte di questo importante evento e alla dirigente scolastica, prof.ssa Patrizia Carra.
Ist. Comprensivo Polo 3 Galatina-Noha