Il Balletto del Sud di Fredy Franzutti chiude la stagione di danza Primavera 2023

Il Balletto del Sud di Fredy Franzutti chiude la stagione di danza Primavera 2023

13 Maggio 2023 0 Di Redazione

La Stagione di Danza Primavera 2023 del Balletto del Sud di Fredy Franzutti si chiude sabato 13 maggio alle 21 e domenica 14 alle 18:30 con “Wassily B3″ ed “Effetto Lazarus”, programma in due parti dedicato al potere della mente, con l’esecuzione dei brani del pianista Scipione Sangiovanni.

“Wassily B3” è la 44esima produzione che il coreografo salentino realizza per il Balletto del Sud, dando seguito al ciclo di creazioni dedicate al Bauhaus. Il titolo viene dal nome della celebre sedia disegnata alla metà degli anni Venti da Marcel Breuer, allora direttore del laboratorio del legno presso il Bauhaus di Dessau, scuola di arte e design che operò in Germania dal 1919 al 1933 nel contesto storico-culturale della Repubblica di Weimar, rappresentando un punto di riferimento fondamentale per tutti i movimenti d’innovazione. Il nome della sedia è legato a quello di Wassily Kandinskij che ne acquistò il primo esemplare.

Quello creato da Franzutti per il Balletto del Sud, compagnia che ha fondato e dirige dal 1995, è un balletto in un atto, diviso in 10 quadri, ideato sulle note del compositore e pianista russo Aleksandr Nikolaevič Skrjabin, tra i più interessanti e visionari autori degli inizi del Novecento.

Tra Kandinskij e Skrjabin vi è un legame noto, dovuto alla ricerca che entrambi fecero sulla correlazione tra colore e suono. Il primo associava ogni colore a uno strumento musicale o a delle note musicali capaci di suscitare emozioni diverse su chi guardava i suoi lavori, l’altro componeva sperimentando corrispondenze tra suono e colore fino ad allora mai tentate.

Franzutti porta il Bauhaus sulla scena anche attraverso un chiaro riferimento ai caratteri della danza stimolata da quel movimento, che deforma, in qualche modo, le proporzioni umane “vestendo” i ballerini di abiti geometrici e/o utilizzando oggetti di scena che divengono vere e proprie protesi del corpo del danzante. Il coreografo salentino riporta in ognuno dei dieci quadri di “Wassily b3” suppellettili differenti. Il senso complessivo della performance ripercorre, seguendo le linee interpretative del Razionalismo, la creazione della vita, l’evoluzione delle specie, le relazioni sociali individuali e globali (guerra/pace). I personaggi e i quadri sono presentati in forma di “Parade” citando gli spettacoli dell’epoca e il surrealismo. Il salto evolutivo lo emana la stessa poltrona (come il monolite di Kubrick in “2001 – Odissea nello spazio”) alla quale ci si confronta, ancora oggi, con atteggiamenti di inadeguatezza estetica e meraviglia, per il concetto di modernità che rappresenta – il contatto visivo impone inevitabilmente un balzo e una propulsione verso il futuro (futurismo). Franzutti la porta al centro della scena, protagonista astante, scenografia sulla quale immaginare seduto il pubblico. (Ermanno Romanelli – Dance News Luglio 2022)

Wassily B3 viene accostato questa volta a Effetto Lazarus, produzione che si ispira agli studi di Robert Cornish, lo scienziato che voleva riportare in vita i morti. La coreografia è creata da Franzutti per il gruppo dei versatili danzatori della compagnia ed è ambientata in un obitorio post-catastrofe dove dei corpi di giovani vittime vengono sottoposti al siero Lazarus del Dott. Cornish con l’intento di riportarli in vita. Le note sono della celebre Danza Macabra di Saint-Saëns.

L’approccio iconografico dell’ultimo pezzo della serata, “Effetto Lazarus”, a sé stante per sviluppo e soggetto, sembrava ispirato ad un celebre quadro di Edgar Degas: il “Balletto delle Monache” (Ballet des nonnes damnées), ripreso dal terzo atto di “Roberto il diavolo” (Robert le Diable, 1831) opera di Giacomo Meyerbeer, considerata il primo esempio di Grand opéra, con il debutto di temi romantici.

In realtà, la colonna sonora, la Danza macabra, sempre di Saint-Saëns, è un rimando diretto agli studi di Robert E. Cornish (1903 –1963), biologo in odore di stregoneria per i propri esperimenti sui “morti viventi”. La compagnia al completo, con indosso lunghi camicioni bianchi, riprende parte di quei temi, con quella sorniona e spregiudicata solvenza che è uno dei tratti salienti di Franzutti, sempre in prima fila quando c’è da esplorare campiture insolite e risolvere soluzioni tanto azzardate quanto generose. (Ermanno Romanelli – Dance News Luglio 2022)

La produzione è impreziosita dalla partecipazione del pianista Scipione Sangiovanni che esegue i brani di Aleksandr Skrjabin e la Danza Macabra di Camille Saint-Saëns. Sangiovanni, vincitore di prestigiosi concorsi nazionali ed internazionali, è uno dei pianisti della sua generazione ad aver ottenuto il maggior numero di riconoscimenti nell’ambito della Fédération Mondiale des Concours Internationaux de Musique.

 

 

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