“La Caduta dell’Impero Romano”, il primo romanzo di Andrea Baccassino

“La Caduta dell’Impero Romano”, il primo romanzo di Andrea Baccassino

10 Aprile 2022 0 Di Redazione

Esce oggi per Abac Edizioni il primo romanzo di Andrea Baccassino: “La Caduta dell’Impero Romano”. Non inganni il titolo: non si tratta di un saggio sulla storia di Roma ma di una storia d’amore (anzi di tanti amori) e d’amicizia, ambientata a Torino nei primi anni 2000, raccontata con leggerezza e ironia da Baccassino, qui alla sua prima prova da romanziere, ma già autore da oltre trent’anni per il teatro, per il cinema e soprattutto per il cabaret.

Gabriele e Pino sono amici fin dalle elementari. Entrambi vivono a Torino, il primo, di origine salentina, in un appartamento con degli studenti fuori corso, il secondo, torinese di famiglia nobile decaduta, in una mansarda a Piazza Vittorio. Alla soglia della laurea, si vogliono bene come fratelli. Un giorno Giusy, una ragazza romana da poco arrivata a Torino, fa il suo rocambolesco ingresso nella vita di Pino e da allora le cose per i due amici non saranno più le stesse. A complicare le cose arriva a Torino anche una vecchia fiamma di Gabriele. In una danza di attrazioni, segreti, gelosie, grandi amori, dolori e antichi rancori, il “quadrilatero” amoroso si allarga sempre più e le storie si intersecano e avvitano su se stesse fino a quando la tensione giunge al culmine e non può fare altro che esplodere.

Dalla quarta di copertina
Una storia d’amicizia e d’amore. D’amore e d’amicizia. Di formazione e di ciò che alla fine resta. Siamo a Torino (ma non solo), sono gli anni 2000, ma il futuro sembra il passato, un passato che in realtà non è reale, ma fatto di narrazioni fantastiche altomedievali o anticoromane. I protagonisti di questa storia hanno diversi nomi ma ce n’è uno che non ne ha. Perché ognuno di loro è tutti e nessuno. E nelle loro vene scorrono i topos della letteratura, da Cyrano e Rossana all’epopea di Gilgamesh, fino a “Le affinità elettive”. In un linguaggio parolibero che non teme incomprensioni, Andrea Baccassino scrive un romanzo pieno di musica. Perché sembra quasi di sentire, all’apice delle lotte, quel Cuncta stricte discussurus, in un libro che va ascoltato a tutto volume. Con una colonna sonora in cui si avvicendano i Subsonica, Peter Gabriel, Phil Collins, i Pooh ma anche un Baccassino d’antan. Che, come un cartone in cgi, è pure lui un prodotto multimediale.

L’autore
Classe 1973, salentino, dopo oltre 25 anni di carriera come cabarettista e musicista, Andrea Baccassino torna al suo primo amore, la scrittura, e tira fuori dal cassetto il suo primo romanzo. In passato ha scritto per il teatro e il cinema e ha pubblicato racconti su giornali e riviste locali e su antologie collettive per Il Poligrafo (Padova), Edizioni dell’Iride (Tricase), Besa (Nardò) e altri. Nel 2002 ha curato la traduzione in dialetto salentino di “Le avventure di Pinocchio” di Collodi.

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