La buona creanza!

La buona creanza!

18 Novembre 2023 0 Di Redazione

“La buona creanza! Che fossimo stati un’Amministrazione anomala l’ho sempre saputo. Che avessimo lavorato a testa bassa e senza tanti fronzoli pure. Che per me hanno sempre contato più i fatti delle parole anche. Prova ne sono le opere lasciate . Quando un’opera viene conclusa la buona creanza insegna che tutti andrebbero coinvolti a vedere l’opera nella sua interezza. Non solo la parte politica, ma chi di quel lavoro si è dovuto far carico e che ha contribuito alla sua realizzazione, per dare il giusto onore e merito – scrive il consigliere comunale di minoranza Loredana Tundo (Lista Con), in riferimento alla consegna, da parte dell’Amministrazione, della palestra di via Arno -. Qui invece sembra come se ci si vergognasse delle opere che si portano a termine, perché non sono da attribuire all’attuale amministrazione. Ed anzi si cerca di sminuire o infangare il lavoro che si è trovato già fatto. Da parte mia invece ringrazio l’attuale amministrazione per aver concluso il lavoro e consegnato ai bambini la palestra, che per me è la cosa più importante – aggiunge l’esponente della minoranza -. Così come sarà importante la consegna della palestra di Collemeto, che dovrebbe avvenire a breve, o l’inizio dei lavori di Piazza Alighieri, la sistemazione della torre dell’orologio di Noha, la realizzazione del tronco Galatina–Santa Barbara e di tutti quei tronchi di acqua e fogna che verranno realizzati a breve. Per non parlare dei progetti di rigenerazione urbana e quelli di ampliamento dei recapiti finali di fogna bianca, o del progetto delle case popolari di Noha e di tutti quei progetti che abbiamo lasciato nei cassetti e che sono sicura cercheranno di non perdere. Non è il momento di elencare i finanziamenti che sono stati rifiutati – conclude il consigliere Tundo – uno per tutti, ma non l’unico, quello delle ferrovie. Ringrazio gli uffici e i tecnici incaricati, per essersi impegnati nella realizzazione, migliorando e in alcuni casi ampliando i progetti”.

 

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