La spesa alimentare cresce in Puglia posizionandosi al top del decennio

La spesa alimentare cresce in Puglia posizionandosi al top del decennio

18 Gennaio 2022 0 Di Redazione

Anche nel 2021 la spesa alimentare delle famiglie cresce, posizionandosi al top del decennio, con l’aumento degli acquisti nei mercati contadini del 22%. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia rispetto al gradimento dei consumatori per i prodotti agricoli e agroalimentari degli agricoltori di Campagna Amica, sulla base dei dati del Rapporto Ismea sui consumi domestici, secondo cui dopo il +7,4% messo a segno nel 2020, anche nel 2021 la spesa si mantiene su livelli elevati, con un aumento nel periodo cumulato (gennaio settembre) dello 0,7% rispetto al 2020, e uno scontrino medio più alto del 7,7% rispetto allo stesso periodo di un’annata regolare come quella del 2019.

Le star del carrello 2021 nel tempo del Covid sono soprattutto vini e birra, strettamente legato all’abitudine dell’aperitivo è l’aumento di salumi (+8,4%) e formaggi freschi (+5,9%). Ma accanto alle bollicine la spesa dei consumatori nel 2021 premia soprattutto il comparto ittico, in aumento del 15% trainato principalmente dal boom del pesce fresco che cresce del 28,5% – spiega Coldiretti Puglia – grazie al ritorno alle normali abitudini di spesa giornaliera, rispetto al lockdown quando le uscite erano molto più rare e non era dunque conveniente acquistare molto prodotto deperibile.

“Il trascorrere delle settimane in casa – precisa la Coldiretti regionale – ha comunque modificato progressivamente l’atteggiamento dei consumatori nei confronti del cibo con un graduale ridimensionamento dell’interesse iniziale con la pandemia per i prodotti conservabili (surgelati e scatolame) e da “scorta dispensa”. Il risultato è che sono i prodotti freschi sfusi a trainare la crescita dei consumi con un incremento del 3,7% (grazie al +6% della verdura fresca), contro il +2,5% dei prodotti confezionati”.

L’approvvigionamento alimentare è assicurato in Puglia grazie al lavoro di oltre 100mila aziende agricole e stalle, più di 5mila imprese di lavorazione alimentare e una capillare rete di distribuzione tra negozi, supermercati, discount e mercati contadini di Campagna Amica, nonostante le preoccupazioni per la sicurezza, i vincoli, le difficoltà economiche e gli ostacoli oggettivi all’operatività, un  impegno quotidiano senza sosta che è stato sostenuto anche dalle consegne a domicilio, dall’asporto e da importanti momenti di solidarietà verso i 200mila indigenti che si contano in Puglia.

“La spesa nei mercati contadini di Campagna Amica è cresciuta del 22 per cento proprio nel momento della crisi causata dalla pandemia e con iniziative di solidarietà divenute un fenomeno strutturale e nel tempo la risposta dei consumatori ha dato forza – aggiunge Coldiretti Puglia – a questo modello di vendita e soprattutto al rapporto di fiducia che si istaura tra chi acquista e chi vende il prodotto agricolo”.

In Italia le prime esperienze di mercati agricoli, realizzate a partire dalla metà degli anni 80, nacquero per iniziativa di alcuni gruppi di agricoltori, inizialmente anche in forma autonoma, e furono importanti per promuovere questo tipo di vendita rivolta in forma specifica alla valorizzazione delle produzioni delle piccole aziende agricole e alla promozione della cultura contadina. Dati Eurobarometro evidenziano che questa fiducia è aumentata nel tempo, anche a seguito delle crescenti preoccupazioni legate alla sicurezza alimentare. In Italia il 67% dei cittadini considera affidabili gli agricoltori rispetto alla sicurezza alimentare, molto più che la Grande Distribuzione e la ristorazione (45%). I cittadini scelgono la vendita diretta perché questo modello risponde in pieno alle loro esigenze di sicurezza alimentare, di gusto e di contatto con la realtà. Ciò che guida la spesa del consumatore – insiste Coldiretti Puglia – non è tanto il prezzo quanto piuttosto fattori qualitativi, come ad esempio la trasparenza su provenienza e ingredienti, la tutela della salute (94%), l’eticità (83%).

“Realtà in controtendenza alle drammatiche chiusure di negozi nelle città che contribuiscono a mantenere vivo il tessuto economico e sociale nelle aree urbane, nei mercati dei contadini di Campagna Amica – conclude la Coldiretti regionale – è anche possibile trovare specialità del passato a rischio di estinzione che sono state salvate grazie all’importante azione di recupero degli agricoltori e che non trovano spazi nei normali canali di vendita dove prevalgono rigidi criteri dettati dalla necessità di standardizzazione e di grandi quantità offerte”.

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