La tradizione de Lu Santu Lazzaru a Corigliano d’Otranto

La tradizione de Lu Santu Lazzaru a Corigliano d’Otranto

10 Marzo 2024 0 Di Redazione

Per tutto il mese di marzo, tra Castrignano de’ Greci, Corigliano d’Otranto e Cursi, proseguono gli appuntamenti con “La scuola Viva! sul paesaggio”. Dopo l’apertura dell’Officina dei saperi, l’attivazione della Banca del tempo e un fitto calendario di eventi e iniziative, da circa un anno Viva – tante belle cose, progetto di socialità e formazione pensato per gli over 50 (in particolare vedovi e vedove), ha avviato infatti una vera e propria scuola.

In programma corsi, laboratori, workshop e processi innovativi alla riscoperta dei luoghi, tra richiami ancestrali e nuovi linguaggi. In questi mesi la finalità della scuola è stata duplice: formare operatori per supportare i comuni nella valorizzazione turistico-culturale e lavorare sul benessere che viene dalla partecipazione alla vita della comunità.

Questa mattina, dalle 10 alle 12, a Corigliano d’Otranto un appuntamento dedicato alla tradizione de Lu Santu Lazzaru, canto di questua quaresimale eseguito da gruppi di suonatori e cantatori in giro per le case e le masserie nella settimana che precede la domenica delle Palme.

“In alcuni paesi dell’arco jonico del Salento meridionale la tradizione è ancora viva e sentita, e intere famiglie continuano ad attendere l’omaggio sonoro fino a notte inoltrata. I suonatori suonano e cantano dietro le porte chiuse, successivamente vengono fatti entrare in casa dove viene offerto da bere e da mangiare mentre i canti proseguono. Vengono offerte uova, formaggi e salumi raccolti nel paniere che i suonatori recano con se”, si legge sul sito archiviosonoro.org. La mattinata si aprirà al Castello Volante con un laboratorio per allestire i rami d’ulivo ornati di nastri che accompagnano i cantori. Subito dopo si proseguirà con la visita nei luoghi del borgo legati a questa antica tradizione.

 

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