“Misterium Crew”, viaggio nel Salento tra mistero e fenomeni paranormali

“Misterium Crew”, viaggio nel Salento tra mistero e fenomeni paranormali

8 Settembre 2025 Off Di Redazione

Documentare fatti che sfuggono alla normale comprensione umana. E’ questa l’obiettivo di “Misterium Crew”, gruppo composto da due giovani ghost hunters, Alessio Renna e Vanessa Caraglia, 22enni di Brindisi, appassionati di fenomeni paranormali e sempre pronti, con le apparecchiature in dotazione, a verificare l’attendibilità delle ricerche nei luoghi abbandonati.

Abbiamo incontrato Alessio, cofondatore del gruppo di ricerca, per capire meglio in cosa consistono le indagini sui fenomeni paranormali e chiedere tante curiosità su questa “misteriosa” attività.

Come è nata l’idea di costituire “Misterium Crew”?

“E’ nata per puro caso, realizzando un video urbex nel corso di una esplorazione in una casa abbandonata. A un certo punto della registrazione abbiamo sentito in maniera nitida il rumore di alcuni passi, come se qualcuno stesse camminando nella nostra direzione. Dal quel momento, ho iniziato a credere nell’esistenza di fenomeni paranormali. Ho iniziato ad interessarmi di ghost hunting per la ricerca di entità, come noi le definiamo, utilizzando dispositivi specifici. Ho così acquistato l’attrezzatura necessaria e, nel settembre dello scorso anno, ho avviato la mia prima indagine sul campo”.

Da chi è composto il gruppo?

“Ne fa parte Vanessa Caraglia, che nella vita è anche la mia compagna. In alcune occasioni abbiamo il supporto di amici che si uniscono a noi nelle ricerche”.

Come ti sei avvicinato a questo mondo del paranormale?

“Dopo quella prima esperienza che mi ha fatto ricredere nell’esistenza di questi fenomeni, mi sono appassionato prima con la lettura di testi specifici e la visione di inchieste realizzate da altri ghost hunters. Tutto questo, però, non era sufficiente a colmare la mia curiosità e sono sceso in campo alla ricerca di testimonianze dirette che potessero confermare quanto studiato”.

In cosa consiste esattamente l’attività di Misterium Crew?

“Ci occupiamo, come detto, di ricerca di fenomeni paranormali e di EVP (Electronic Voice Phenomenon). Quest’ultimo termine sta ad indicare tutti quei suoni, come voci e rumori, che vengono captati durante le indagini. Questi segnali sono i più importanti perché ti avvisano della presenza di una entità e a quel punto il fenomeno viene schedulato. A questa attività si affianca quella di studio di quei testi che fanno riferimento al mondo del paranormale”.

Qual è l’obiettivo di queste ricerche?

“Potrebbe sembrare strano ma il nostro intento è quello di ricercare, attraverso la manifestazione di questi fenomeni, l’esistenza di altre vite oltre quella terrena. In più, aggiornare la mappa dei luoghi che sul nostro territorio risultano abbandonati e, quindi, oggetto di possibili verifiche sul posto”.

In che area svolgete le vostre indagini?

“In tutto il territorio salentino. Nella provincia di Lecce saremo presenti nelle prossime settimane per avviare delle indagini che apriranno la nuova stagione dopo la pausa estiva”.

Come si svolge il vostro lavoro?

“La ricerca inizia con l’individuazione e successivo studio del luogo, per conoscere se esso ha una storia, chi vi ha vissuto negli anni precedenti e se è stato già oggetto di indagine. Quindi, ci rechiamo sul posto per un primo sopralluogo. E’ una fase importante perché si identifica l’immobile, si verifica l’area esterna ed eventuali pericoli, nonché l’eventuale presenza di altri soggetti considerando che, come luogo abbandonato, potrebbe essere utilizzato da terze persone. Successivamente, si torna per svolgere le verifiche vere e proprie con l’ausilio dei dispositivi elettronici”.

Ci puoi descrivere come si svolge una indagine?

“Certo. Utilizziamo il REM, un’applicazione professionale presente sul nostro telefono per la ricezione di eventuali campi elettromagnetici. Se vengono rilevati, sul display siamo in grado di leggere la parola o la frase spontanea o in risposta a una nostra domanda specifica ricevute dalla ‘presenza’. Poi abbiamo in dotazione il registratore per l’EVP, che registra suoni e voci. Il K2, un rilevatore di campi elettromagnetici che segnala l’eventuale presenza di una entità attraverso l’accensione sempre più intensa di led luminosi. Il segnale è più forte quanto più si avvicina la ‘presenza’. Il REM-POD, un sensore che emette un suono specifico all’avvicinarsi del campo elettromagnetico. La Ghost Box che rilascia dei fonemi per ricostruire una frase. In più, abbiamo le telecamere con i microfoni sempre attivi e non dobbiamo dimenticare il rituale del libro rosso”.

Di cosa si tratta?

“E’ un volume a cui si ‘chiede’ di ‘poter entrare nel gioco’. Si chiudono gli occhi, si apre il libro e si indica un punto della pagina a cui poi corrisponde una parola. Ecco, questa dovrebbe essere quella suggerita dell’entità per mandare il suo messaggio. Il rituale del libro rosso lo abbiamo svolto in qualche occasione e, come ben documentato dalle registrazioni, ha dato delle indicazioni a dir poco sorprendenti”.

Avete degli accorgimenti particolari quando effettuate le vostre indagini?

“Sì, portiamo sempre con noi la tormalina, un gruppo di minerali che assorbe l’energia negativa e altri oggetti sacri. Ci tengo a precisare che abbiamo il massimo rispetto per i luoghi che sono oggetto di verifica e, ad ogni inizio indagine, chiediamo il ‘permesso’ prima di entrare”.

Ti capita di essere contattato per verificare la presenza di fatti paranormali?

“Sì. In qualche occasione dei privati ci hanno chiamato per effettuare delle indagini nelle loro abitazioni dove già si erano registrati dei particolari fenomeni e da loro definiti molto strani e poco chiari”.

Come si fa a stabilire se un luogo è veramente “infestato” oppure no?

“Prima di tutto ci si accerta che eventuali suoni e rumori non provengano da fonti esterne. A quel punto, si utilizzano le apparecchiature elettroniche per una verifica accurata e per cercare di avere dei segnali che possano suggerire ulteriori e più accurati accertamenti”.

Il fenomeno verificato che ti ha più colpito? E in quale luogo?

“Ne ho due da segnalare. Sicuramente l’indagine svolta nella cosiddetta Villa del diavolo a Salice Salentino dove abbiamo ascoltato delle voci in maniera chiarissima, addirittura senza l’utilizzo del registratore EVP; il secondo episodio a Monteruga, un paese fantasma che si trova sulla strada che collega Torre Lapillo a San Pancrazio Salentino. In quella occasione, mentre noi eravamo intenti a salire le scale, una porta si è chiusa in maniera violentissima davanti a noi, impedendoci, di fatto, l’accesso al primo piano”.

E’ capitato di accertare la non presenza di un fenomeno paranormale?

I luoghi che esploriamo sono già indicati sulle mappe urbex e anche chi ha già visitato quei posti ha registrato dei fenomeni”.

Cosa vorreste dire a coloro che pensano che sia poco attendibile il vostro lavoro di ricerca?

“Ognuno è libero di credere oppure no ai risultati delle nostre indagini ma, grazie agli strumenti in dotazione, possiamo sempre documentare, attraverso testimonianze audio e video, quello che accade. Lo testimoniano i fatti, anche se, per correttezza, bisogna specificare che non si tratta di dati scientifici”.

Come si può seguire l’attività di Misterium Crew?

“Siamo presenti su tutti i canali social. I video con le nostre indagini sono pubblicati sul canale YouTube (@MisteriumCrew) nato nel 2024 e che conta già un archivio di 160 esplorazioni”.

Daniele G. Masciullo

 

 

 

Condividi: