Nardò: interventi su acqua e fogna di Autorità Idrica Pugliese su alcune vie della città

Nardò: interventi su acqua e fogna di Autorità Idrica Pugliese su alcune vie della città

25 Febbraio 2021 0 Di Redazione

Acqua e fogna su una decina di vie della città grazie al nutrito pacchetto di interventi che l’Autorità Idrica Pugliese, sulla base delle richieste dell’amministrazione comunale, ha deciso di finanziare ed eseguire. La novità è emersa nel consiglio direttivo di AIP che si è riunito stamattina ed è stata comunicata in via informale dal presidente Toni Matarelli al sindaco Pippi Mellone. Importante evidenziare che tra gli interventi finanziati ci sono anche quelli relativi alle vie intorno a piazzetta Padre Pio, dove esiste un complesso condominiale ex Iacp, costruito alla fine degli anni ’60 del secolo scorso e alle prese con grossi problemi di approvvigionamento della rete idrica e di gestione degli scarichi fognari.

“Si tratta di un enorme passo in avanti per i residenti dell’area del complesso ex Iacp in zona Penta – sottolinea il vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici Oronzo Capoti – dove l’Autorità Idrica realizzerà finalmente una rete moderna e in grado di soddisfare i bisogni dei tanti residenti. Un problema antichissimo, mai risolto, che noi abbiamo attentamente monitorato, portato sul tavolo di Aqp e Autorità Idrica Pugliese e affrontato con fermezza pochi giorni fa con l’ordinanza del sindaco Mellone. Nella consapevolezza che sono ancora tante le criticità dello stesso tipo sul territorio, tutte indistintamente e attentamente vagliate, che ci portano a fare valutazioni e scelte sulla base dell’urgenza e delle risorse disponibili. Questa, comunque, è la notizia che attendevamo e siamo felici di comunicarla ai residenti di zona Penta, così come ai residenti delle altre vie interessate dai lavori sulla rete idrica e fognante. Inutile evidenziare per l’ennesima volta che questa amministrazione, che ascolta i cittadini, ma non risponde quasi mai alle polemiche pretestuose e inutili, risolve poi con i fatti, fornendo risposte ai neretini e anche a chi lucra politicamente sui problemi della città”.

Nel dettaglio, l’Autorità Idrica Pugliese ha previsto di finanziare, progettare ed eseguire interventi sulla rete idrica in via Muratori (contrada Mangani), sulla rete idrica e fognaria in via Paolo VI (zona Abate Filippo), sulla rete fognaria per strada Santa Maria al Bagno e via delle Tombe Romane (a Santa Maria al Bagno). Saranno eseguiti interventi sulla rete fognaria anche in via De Pendinellis (contrada Mangani), mentre in questo caso gli interventi sulla rete idrica sono stati nel frattempo finanziati dal Comune. Questa circostanza ha consentito all’amministrazione di chiedere ad Aip lo scorporo delle risorse richieste in un primo momento per la rete idrica e la destinazione delle stesse alle cinque vie intorno a piazzetta Padre Pio, in zona Penta: via Gentile, via Parini, piazza Petrarca, via Pirandello e piazza Pirandello. Dove, come detto, insiste un complesso condominiale di 88 abitazioni servite da una rete realizzata molti anni fa da Iacp e oggetto di scarsa manutenzione. Le palazzine ricadono solo in parte su proprietà comunale, per cui i residenti della zona (soprattutto anziani e famiglie a basso reddito) fanno i conti con i cronici disagi della vecchia rete idrica e fognaria, che Aqp non ha mai preso in gestione perché realizzata dall’ex Iacp con materiali non conformi. Com’è noto, a causa del deterioramento della rete le perdite di acqua sono aumentate nel tempo, con il risultato di aver fatto crescere in maniera esorbitante i costi, causato sversamenti di liquami nei pozzetti (con ulteriori costi per i residenti e rischi dal punto di vista sanitario) e determinato frequenti interruzioni dell’erogazione di acqua. Il 28 gennaio scorso il sindaco Pippi Mellone ha emesso un’ordinanza contingibile e urgente per affrontare proprio le stringenti necessità delle famiglie e chiedere al condominio di produrre un’istanza ad Aqp per la realizzazione degli allacci alla rete idrica e fognante per tutte le palazzine. Prevedendo, nelle more, la realizzazione di una rete di soccorso in grado di garantire l’acqua alle famiglie, come in effetti è avvenuto.

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