“Occorre chiarezza sul futuro che attende la società del Galatina Calcio”

Da qualche giorno, in alcuni angoli ben visibili della città, ci si può imbattere in striscioni con scritte che non lasciano dubbi sulla loro interpretazione: gli ultras del Galatina Calcio manifestano il loro dissenso su quella che è stata la gestione della società e di alcuni suoi tesserati.

In qualità di ex dirigente (in società dal 2019 al 2022), di persona impegnata sul territorio e soprattutto da amante della maglia biancostellata, mi sento di intervenire sulla vicenda con alcuni chiarimenti.

Tre anni fa, insieme al gruppo dei “volenterosi” della precedente cordata, con i presidenti Mimmo Imperiale e Graziano Notaro, i componenti del direttivo Antonio Baldari, Leo Baldari, Federico Lisi, Giampiero Serra, Marco Geusa e l’intero staff, abbiamo ceduto, a titolo gratuito, il titolo sportivo della società Galatina Calcio, (società sana, debuttante in prima categoria e nata con lo scopo di riportare il calcio in città dopo le vicende giudiziarie che ne avevano disposto lo scioglimento) a un gruppo di persone stimate che avevano un progetto ambizioso ed entusiasmante, che ha poi portato la squadra nelle categorie che merita.

Insieme agli altri amici ci siamo impegnati per più anni per questa rinascita sportiva, con enormi sacrifici economici e soprattutto in termini di tempo perché sottratti a famiglia e lavoro. Ora, da ex dirigente e da tifoso, il mio auspicio è che si faccia presto chiarezza sul futuro che attende la società. Occorre, inoltre, trovare quanto prima un giusto equilibrio tra dirigenza e tifoseria che possa fare proseguire il cammino sportivo della nostra gloriosa squadra. Lo si deve alla città, ai tifosi e a tutti coloro che amano la Stella.

Massimo Giannini