Ok al Documento Strategico della Mobilità Ferroviaria. “Ora occorre estensione Alta Velocità sino a Lecce”

Ok al Documento Strategico della Mobilità Ferroviaria. “Ora occorre estensione Alta Velocità sino a Lecce”

5 Marzo 2022 0 Di Redazione

La Commissione Trasporti della Camera ha espresso parere positivo al Documento Strategico della Mobilità Ferroviaria di passeggeri e merci elaborato dal Ministro Giovannini, ponendo alcune condizioni e osservazioni: in primis perseguire l’impegno, già richiesto dalla Commissione, a ridurre il divario territoriale tra Nord e Sud e a sviluppare gli assi trasversali tra Est e Ovest del Paese.

“Per la Puglia, in particolare, oltre alla velocizzazione della linea ferroviaria Bari-Taranto e al collegamento tra il porto di Taranto e l’aeroporto, già previsti nel documento originario, è stata richiesto, grazie al lavoro di Forza Italia, di valutare l’estensione della linea ad Alta Velocità sulla dorsale Adriatica fino a Lecce: l’Italia, sul lato Sud Est, finisce in Salento e non a Bari”. A dichiararlo i deputati Mauro D’Attis e Gianluca Rospi di Forza Italia. Lo abbiamo già denunciato in passato quando in Commissione Trasporti alla Camera abbiamo fatto approvare la risoluzione a prima firma Rospi per impegnare il Governo ad estendere il corridoio Baltico-Adriatico della rete TEN-T fino a Lecce. Impegno mantenuto parzialmente dal Governo quando, insieme alla Commissione Europea, si è deciso di inserire solo la tratta Ancona-Bari in quel corridoio. Per questo, nel parere, abbiamo voluto ribadire al governo di valutare e studiare la fattibilità di estendere l’Alta Velocità fino a Lecce. Non nascondiamo l’amarezza – concludono i due parlamentari – in quanto avremmo voluto vedere l’impegno già scritto nel Documento Strategico elaborato dal Ministero, e non inserirlo successivamente come osservazione, dopo il pressing dei sottoscritti in Commissione. La nostra battaglia continuerà in commissione e in Parlamento perché l’esclusione del Salento dalla rete ad Alta Velocità rappresenterebbe un duro colpo all’economia di questo territorio e dell’intera Puglia”.

 

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