“Onorare i valori democratici negati dal fascismo”

“Onorare i valori democratici negati dal fascismo”

25 Aprile 2025 Off Di Redazione

Nel rispetto del lutto nazionale per la scomparsa del Santo Padre, in quasi tutti i comuni d’Italia non verrà celebrata, in maniera tradizionale, la ricorrenza del 25 Aprile.

Eppure non si tratta di una “festa” qualunque. E’ il giorno in cui l’Italia e gli Italiani si sono liberati dall’occupazione nazifascista. Celebrare il 25 Aprile con “sobrietà”, cosi come raccomandato e consigliato dal governo, nella persona del suo Ministro Musumeci, non ha la stessa valenza, in quanto svalorizza il senso di una manifestazione che, anno dopo anno, contribuisce a tenere vivo il ricordo che ha consentito al nostro paese di risorgere dopo una dittatura devastante.

Anche nella nostra Galatina, tutto avverrà in modo “sobrio”, con la sola presenza dell’amministrazione comunale e con alcuni rappresentanti delle forze dell’ordine. La corona d’alloro sarà deposta alle spalle del simbolo indiscusso della sofferenza umana e della lotta di tanti galatinesi morti per la difesa della patria. Vale a dire il monumento dedicato ai caduti.

In effetti, in linea e coerentemente con lo spirito “festaiolo” di questa amministrazione, lo spazio destinato da sempre alla commemorazione dei caduti, nonché alla manifestazione della festa della liberazione del 25 aprile è stato destinato ad ospitare una bellissima giostra che obbliga il soldato posto in alto al monumento a girare le spalle per assistere alla deposizione della corona d’alloro.

Ma è mai possibile che nessuno, prima dell’autorizzazione all’utilizzo di suolo pubblico abbia potuto pensare che forse non era lo spazio adatto?

Ed è mai possibile non riuscire a capire che “onorare i valori democratici negati dal fascismo” sia fondamentale per la nostra società, per i nostri giovani, spesso distratti e indifferenti, grazie al disinteresse di famiglie (non tutte per fortuna) e istituzioni che dovrebbero coinvolgere e aiutare la futura classe dirigente nel colmare le tante lacune storiche, cercando di mitigare il revisionismo imperante.

Già, i Giovani! Quando si parla di giovani è impossibile non collegarci ai fatti avvenuti nei giorni scorsi nella nostra Galatina, dove dei ragazzi picchiano in maniera selvaggia altri ragazzi senza pensare alle conseguenze che da ciò può derivare. E’ sicuramente troppo per una città candidata a Capitale della cultura, sicuramente portata all’attenzione nazionale da eventi nefasti che nulla hanno a che fare con la cultura, con il vivere civile con il rispetto degli altri. Si sarebbe potuto fare qualcosa per evitare tutto ciò? Probabilmente sì! Aspettiamo risposte dagli esperti.

Certamente non erano questi i “giochi” o i “passatempi” dei ragazzi che 80 anni fa, per difendere il proprio paese dai nazifascisti salivano in montagna, si staccavano dalle famiglie e combattevano a fianco con Partigiani. Non c’era il tempo per mettere i like, per sfoggiare questo o quel capo firmato. L’unico obiettivo era restare vivi dopo una battaglia. E’ solo grazie a loro se oggi, e da 80 anni, siamo liberi. Non scordiamolo mai! E non lo aveva scordato il deputato Vittorio Foa, antifascista incarcerato per anni dai fascisti, segretario insieme a Ugo La Malfa, Emilio Lusso, Altiero Spinelli e Oronzo Reale del Partito D’Azione, che nel dopoguerra, durante un dibattito televisivo con il Senatore Pisanò del Msi disse: “se avesse vinto Lei, io sarei ancora in prigione. Avendo vinto io, lei è senatore della Repubblica e parla qui con me”!

Buon 25 Aprile a tutti

Circoli Partito Democratico Galatina e Noha

 

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