Parte da Lecce la settima edizione del “Festival Treccani della lingua italiana”

Parte da Lecce la settima edizione del “Festival Treccani della lingua italiana”

2 Maggio 2024 0 Di Redazione

Dialoghi, incontri, laboratori e spettacoli: dal 3 al 5 maggio parte da Lecce la settima edizione del “Festival Treccani della lingua italiana, dedicata alla parola sessualità. Libera, repressa, infantile, presente anche nella fase senile, la sessualità comporta sotto il profilo linguistico una riflessione sempre più urgente e approfondita, considerando quante implicazioni e quanti equivoci determina nelle relazioni sociali.

Il Festival è ideato da Treccani Cultura – con il patrocinio di Rai per la Sostenibilità ESG e la Media partnership di Rai Cultura e Rai Radio3 – per presentare i temi più rilevanti della costante ricerca di Treccani sulla lingua italiana, prestando particolare attenzione al valore delle parole come mezzo di espressione e di ragionamento, di condivisione e di rispettoso confronto tra diverse posizioni.

Dopo il capoluogo salentino il Festival approderà anche a Roma il 25 e 26 maggio e Lecco dal 27 al 29 settembre. Gli appuntamenti saranno a ingresso libero e gratuito fino a esaurimento posti.

Il programma
Venerdì 3 maggio il programma prenderà il via dalle 9:30 alle 12:30 nelle sale del Convitto Palmieri con i Laboratori riservati alla Scuola secondaria di secondo grado a cura delle linguiste e dei linguisti Marcello Aprile, Debora De Fazio, Rocco Luigi Nichil, Beatrice Perrone e Carolina Tundo. Alle 14:30 nella Sala Conferenze del Rettorato dell’Università del Salento si parlerà di “Linguaggi, media, sessualità” con la linguista Maria Vittoria Dell’Anna. Dalle 16 alle 18 nella sede di Via Bruno Cantobelli del IV Circolo Didattico Sigismondo Castromediano di Lecce si terrà un doppio appuntamento (uno rivolto a genitori e insegnanti, l’altro a bambine e bambini) con il medico e psicoterapeuta Alberto Pellai e la psicopedagogista Barbara Tamborini, in collaborazione con l’esperta in pedagogia infantile e dottoranda di ricerca Iliana Morelli. Dalle 17:00 nel Chiostro 500 del Convitto Palmieri dopo i saluti di apertura, le due sessioni su “Il femminile, la sessualità, le religioni” con le teologhe Marinella Perroni e Shahrzad Houshmand e “Sesso, genere e identità: le prospettive della scienza” con l’autore e conduttore dei programmi Radio3 Scienza Marco Motta e la psicobiologa Alice Mado Proverbio. Alle 21:00 alle Officine Cantelmo la lezione-spettacolo “Saba”, scritta e interpretata dallo scrittore Mauro Covacich in occasione dei centoquarant’anni della nascita del poeta triestino.

Sabato 4 maggio, si riparte dalle 10:30 nel Chiostro 500 del Convitto Palmieri con “Concepire il corpo. Pratiche, esperienze, rivoluzioni nell’arte dal XX secolo ai giorni nostri”, con lo storico dell’arte Lorenzo Madaro e il format “Le parole delle canzoni” con il cantautore Renzo Rubino e la cantante e musicista Rachele Andrioli. Dalle 17 sempre al Convitto Palmieri si alterneranno gli incontri “I codici del corpo: il racconto della sessualità” con il critico letterario Marco Antonio Bazzocchi, “Sessuazione dei corpi e riproduzione sociale” con la filosofa Elettra Stimilli e “La sessualità e la letteratura contemporanea” con Elisabetta Liguori e Mauro Covacich. Alle 21:00 la serata si concluderà alle Officine Cantelmo con il concerto della band Queen of Saba. Il duo elettronico si presenta con colorata irruenza per smantellare i dogmi di genere ed esplorare le infinite sfumature della musica.

Domenica 5 maggio dalle 11:00 ultimi due incontri al Convitto Palmieri: “Sessualità versus Gender” con lo psicanalista e filosofo Sergio Benvenuto e “Sessualità e sessismo” con la linguista Benedetta Baldi. Alle 21:00 il concerto finale al Teatro Paisiello con “Donna Ginevra e le Stazioni Lunari”, uno spettacolo che ripercorre gli ultimi quindici anni della ricerca musicale di Ginevra Di Marco, affiancata da Francesco Magnelli (pianoforte e magnellophoni) e Andrea Salvadori (chitarre, tzouras, mandolino e loopstation), volta a scoprire e riscoprire pezzi della tradizione popolare a partire dal bacino del Mediterraneo fino alle coste del Sudamerica e oltre.

“L’insieme dei caratteri e dei fenomeni della vita sessuale”: la definizione di sessualità contenuta nel Vocabolario Treccani giustifica da sola l’idea di dedicare a questa parola il Festival Treccani della Lingua italiana 2024. Dalla mappa concettuale realizzata dai condirettori dell’ultima edizione del Vocabolario Treccani, Valeria Della Valle e Giuseppe Patota, emerge quanto sia opportuno e necessario approfondire i significati del termine sessualità e di quelli a esso collegati. Amore, affettività, desiderio, seduzione, piacere, erotismo, con riferimento agli aspetti meno controversi. Identità di genere, asessuale, transessuale o transgender, in relazione a realtà sempre più presenti nella nostra società. Per arrivare infine a quelle voci che denotano evidentemente una totale ignoranza del valore profondo di questa parola, quali molestare, stuprare e violentare. Attraverso l’analisi storica dell’evoluzione della sessualità nella società italiana, i dibattiti su temi contemporanei come l’identità di genere, i diritti LGBTQIA+ e la consapevolezza corporea, la rappresentazione artistica e letteraria della sessualità, sarà possibile promuovere la comprensione e il confronto su temi spesso mistificati. Da qui l’attenzione anche ad altre parole come emozione, passione, fantasia, libertà sessuale e libertà morale, bisessuale, gender, genere fluido, binario e non binario e, più in generale, orientamento sessuale, oggi più che mai aperto a tante considerazioni e sfumature. Perché l’Osservatorio della Lingua Italiana Treccani, con il suo hashtag #leparolevalgono, cerca di migliorare ogni giorno l’uso e la conoscenza della nostra lingua.

“Per individuare questa parola abbiamo lavorato cercando di intercettare le esigenze di una nuova generazione per capire, grazie anche ai canali social, quali fossero le parole di maggiore attenzione e sulle quali fosse utile avviare un dialogo. Abbiamo così constatato che una delle parole più ricorrenti era sessualità, che sarà la parola chiave della settima edizione del Festival – sottolineano Della Valle e Patota -. Mai come quest’anno abbiamo dedicato un’attenzione particolare anche a tutte le parole che ruotano intorno a quella principale, perché attraverso le relazioni linguistico-lessicali potremo orientare le persone a un uso consapevole e appropriato dei termini. Siamo convinti che dalla conoscenza del significato si possa migliorare la qualità delle relazioni personali e ridurre quegli eccessi, non solo verbali, che possono determinare intorno al tema sessualità situazioni spiacevoli, spesso estreme e motivi di incomprensione anche profondi”.

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