“Popoli indigeni, cambiamenti climatici e foresta vivente”, un seminario di UniSalento

“Popoli indigeni, cambiamenti climatici e foresta vivente”, un seminario di UniSalento

28 Aprile 2021 0 Di Redazione

Patricia Gualinga Montalvo è la relatrice del seminario online “Popoli indigeni, cambiamenti climatici e foresta vivente”, in programma all’Università del Salento oggi 28 aprile 2021, alle ore 16 su http://bit.ly/linkmeetings. Il seminario rientra nel ciclo “Per un’ecologia del presente. Dialoghi sulla sostenibilità”, organizzato nell’ambito del corso di dottorato internazionale del Dipartimento di Scienze giuridiche in “Diritti e sostenibilità” (XXXVI ciclo).
«Questo incontro con Patricia Gualinga Montalvo, attivista ambientale e leader indigena del popolo Kichwa de Sarayaku (Ecuador), è un’occasione preziosa non solo per i dottorandi che hanno da poco intrapreso un nuovo percorso di studi, ma per tutta la comunità dell’Ateneo salentino, fortemente impegnato nella promozione della sostenibilità ambientale e della responsabilità sociale», sottolinea il professor Luigi Nuzzo, coordinatore del corso di dottorato, «Da più di vent’anni Patricia Gualinga Montalvo è impegnata nella lotta per la difesa dell’Amazzonia, del suo ecosistema e dei diritti delle popolazioni indigene. Con il suo popolo si è opposta tenacemente alle politiche del governo ecuadoriano che miravano a favorire le imprese petrolifere straniere, difendendo la foresta amazzonica dallo sfruttamento economico e dall’urbanizzazione. Allo stesso tempo il suo impegno si è rivolto verso tutela del sistema culturale e delle tradizioni ancestrali dei Kichwa e alla difesa della loro memoria. Con la partecipazione dei professori Giovanni Poggeschi dell’Università del Salento e Julio Gaítan dell’Università del Rosario – Colombia, approfondiremo le tutele innovative che la costituzione ecuadoriana riconosce ai diritti della natura e ricostruiremo la storica battaglia giudiziale che oppose i Kichwa di Sarayaku allo Stato dell’Ecuador davanti la Corte Interamericana dei Diritti umani. Nel 2012, a causa dell’ingresso di compagnie petrolifere straniere sul loro territorio, senza che ci fosse stata una preventiva consultazione degli abitanti, la Corte aveva stabilito infatti che l’Ecuador avesse violato il diritto della comunità locale a essere consultata, all’identità culturale e alla proprietà comune dei terreni in questione. Tre anni dopo le canoe dei Kichwa sono giunte a Parigi e Patricia Gualinga ha partecipato alla conferenza di Parigi sul clima (COP 21), invitando i governi occidentali a pensare in maniere differente il rapporto con la natura e a tenere conto della cosmovisione indigena nella definizione delle loro politiche ambientali. La loro proposta è semplice e rivoluzionaria: riconoscere la natura vivente della foresta. Kawsak Sacha (foresta vivente nella lingua Kichwa) è una proposta di convivenza con il mondo naturale. La foresta non è solo una risorsa economica o un paesaggio da apprezzare per la sua bellezza, ma una realtà vivente, popolata da essere diversi, uomini, piante, animali, esseri supremi, tutti in un rapporto continuo di comunicazione e di scambio reciproco. La foresta», conclude Nuzzo, «è l’espressione più elevata della vita stessa e fornisce un modello etico per una nuova ecologia del presente».

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