
Premio Nobel per la pace ai bambini di Gaza. Cgil Lecce sostiene e condivide la candidatura
2 Agosto 2025La Cgil Lecce sostiene e condivide la candidatura al Premio Nobel per la pace 2026 ai bambini di Gaza, proposta dall’associazione L’Isola che non c’è di Latiano, recentemente presentata alla Camera dei Deputati e che ha raccolto il sostegno di decine di enti, istituzioni, associazioni, parlamentari, docenti, semplici cittadini.
“Nel cuore del conflitto più aspro del nostro tempo, una generazione cresce sotto assedio, privata di ogni diritto fondamentale: all’istruzione, alla salute, alla protezione, alla libertà. I bambini di Gaza non sono solo vittime. Sono simboli viventi di una speranza resistente, di un’umanità che continua a sopravvivere nonostante l’ingiustizia sistemica e la violenza cieca. Nonostante abbiano visto distrutti i propri luoghi, le proprie famiglie e le proprie scuole, questi bambini continuano a disegnare la pace sui muri, a sognare un futuro migliore, a domandare con le loro voci fragili ciò che agli adulti spesso manca: la capacità di immaginare la riconciliazione, si legge nella proposta di candidatura, definita non solo come atto simbolico, ma anche come appello morale. Premiare i bambini di Gaza significa riconoscere la loro sofferenza innocente, affermare che ogni bambino, in ogni luogo del mondo, ha diritto alla pace, chiamare la comunità internazionale alla responsabilità collettiva verso chi non può difendersi”.
Nella Striscia di Gaza è in corso un eccidio che si configura come un atroce crimine contro l’umanità: in meno di due anni l’attacco di Israele ha provocato 60mila morti, inclusi più di 15mila bambini. Le città sono state rase al suolo, la popolazione è affamata e anche gli aiuti umanitari (basti pensare a quanto avvenuto in acque internazionali alla Handala) sono sottoposti ad inaccettabili restrizioni.
“Di fronte ad uno scenario catastrofico, restare in silenzio significa essere complici di un crimine – dice Tommaso Moscara, segretario generale della Cgil Lecce -. Ogni iniziativa capace di accendere un faro sulle condizioni di vita affrontate dalla popolazione palestinese, soprattutto quelle lodevoli come quella lanciata dall’associazione L’Isola che non c’è, va sostenuta con convinzione”.
Nelle scorse ore, il segretario generale della Conferenza sindacale internazionale, Luc Triangle, ha inviato una lettera ai Capi di Stato di tutto il mondo, nella quale si evidenzia come i limiti dell’umanità siano stati ampiamente superati e si chiede di interrompere tutte le forniture di armi alle parti coinvolte, un cessate il fuoco immediato e l’accesso umanitario senza restrizioni, il rilascio immediato degli ostaggi e dei prigionieri politici, il riconoscimento della Palestina mettendo fine all’occupazione, l’interruzione del commercio con le colonie, il rafforzamento della democrazia, per la pace contro tutti gli estremismi.