
“Quelli che, non dormono mai”. Si rinnova l’appuntamento calcistico alle prime luci dell’alba
1 Agosto 2025Corre l’anno 2002 nel pieno dell’estate nella bassa Puglia. Il solito sole e il solito caldo salentino. Due amici, Andrea Calsolaro e Antonio Palumbo prendono un caffè al bar un sabato mattina di luglio. Tra una chiacchiera e l’altra, decidono di organizzare una partita di calcio, ma il caldo afoso fa svanire l’idea. Si rinuncia, perché anche giocando la sera il caldo è insopportabile. Da lì si guardano e propongono: “Perché non organizziamo una partita all’alba? Magari sul bel prato erboso dello stadio Specchia di Galatina!” Con un po’ di dubbi e incertezze si organizzano, incominciando a chiamare un po’ di amici per arrivare al numero necessario per la gara. Tra una chiamata e l’altra, alcuni li considerano dei pazzi: giocare a quell’ora, trovarsi presto alle 5:00… Qualcuno rinuncia, ma alla fine riescono a trovare 24 calciatori.
Allora pronti, la domenica arriva, tutti lì su quel campo meraviglioso, erbetta verde con un po’ di rugiada. Alla soffice luce delle 5.30 si sente il fischio dell’arbitro e inizia il divertimento. Naturalmente si gioca per vincere, con l’unica cosa messa in palio: il perdente paga la colazione al vincente. Dopo nemmeno due minuti di gara, il gioco tra le due squadre diventa sempre più ambizioso, fino al triplice fischio finale. Tra una battuta e l’altra tutti sotto la doccia, dopo di che tutti al bar per la colazione.

