Riapre il Centro di Medicina Iperbarica dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce

Riapre il Centro di Medicina Iperbarica dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce

13 Giugno 2025 Off Di Redazione

Riapre il Centro di Medicina Iperbarica nel DEA del “Vito Fazzi” di Lecce. Un traguardo importante per la sanità del territorio che disporrà di un servizio terapeutico strategico.

La struttura, afferente al Dipartimento di Anestesia e Rianimazione guidato dal Dottor Giuseppe Pulito, gestita in collaborazione con la prof.ssa Luciana Mascia Ordinaria di Anestesia e Rianimazione di Unisalento, è il frutto di un impegno collettivo che ha visto il coinvolgimento di numerosi professionisti, tecnici e Istituzioni.

Completate con successo tutte le procedure burocratiche e ottenuto le necessarie autorizzazioni, il Servizio di Terapia Iperbarica sarà coordinato dal dott. Marcello Gorgoni, Anestesista rianimatore esperto in Medicina Iperbarica.

La camera iperbarica fu attivata presso l’Ospedale Vito Fazzi di Lecce già nel lontano 1974, grazie allo spirito pioneristico del compianto prof. Gismondi, all’epoca Primario del servizio di Anestesia e Rianimazione che, dopo un periodo di formazione presso la base militare USAF in Texas e l’Hospital Baromedical Center di Los Angeles, fu tra i primi in Italia ad utilizzare e a diffondere l’insegnamento.

La Camera Iperbarica consente il trattamento di numerose patologie: patologie molto complesse erogate in regime di emergenza (come i casi di intossicazione da monossido di carbonio, patologia da decompressione dei subacquei, embolismi gassosi), trattamenti in regime di urgenza (come infezioni necrosanti progressive dei tessuti molli, casi di ischemia traumatica acuta o sindrome compartimentale, innesti cutanei e lembi muscolo cutanei compromessi) e in regime ambulatoriale (l’ipoacusia o sordità acuta improvvisa, le ulcere a lenta guarigione, le lesioni vescicali, rettali e mandibolari a seguito di radioterapia, problematiche ortopediche quali le necrosi asettiche di testa femorale, di condilo femorale, di omero e potenzialmente di altri distretti scheletrici e le osteomieliti croniche refrattarie).

Tutte queste patologie trovano indicazione nell’ossigenoterapia iperbarica nelle linee guida delle società scientifiche nazionali e internazionali di settore, quali l’ECHM (European Committee for Hyperbaric Medicine), la SIAARTI (Società Italiana di Anestesia Analgesia Rianimazione e Terapia Intensiva), la SIMSI (Società Italiana Medicina Subacquea e Iperbarica) e la UHMS (Undersea and Hyperbaric Medical Society).

La Camera iperbarica è un ulteriore tassello della rete di presa in carico di delicate patologie attivata con la Chirurgia vascolare nel Vito Fazzi di Lecce.

“La riattivazione della camera iperbarica rappresenta oggi motivo di orgoglio: torniamo a offrire un’opportunità terapeutica utile al trattamento di numerose e spesso gravi patologie. Un trattamento che può fare la differenza tra la vita e la morte in situazioni critiche, un investimento sul futuro, su una sanità più vicina ai cittadini e capace di rispondere alle domande di salute con le opportunità della medicina moderna” – ha dichiarato il Direttore Generale di ASL Lecce Stefano Rossi.

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