“Sanitari del pronto soccorso non più soli, serve un posto di polizia h24”

“Sanitari del pronto soccorso non più soli, serve un posto di polizia h24”

28 Agosto 2025 Off Di Redazione

Aggressioni in pronto soccorso in vertiginoso aumento: nel 2024 l’aumento è stato del 15 per cento. Questo il dato che tiene conto di tutti gli atti violenti subiti dai sanitari impegnati in pronto soccorso e quindi di ogni aggressione, anche verbale.

L’escalation colpisce vivamente il presidente dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della provincia di Lecce, Antonio Giovanni De Maria, che ha deciso di interpellare il prefetto di Lecce affinché si adoperi per l’apertura di un posto fisso di polizia nei pronto soccorso degli ospedali salentini, in funzione h24.

Il presidente De Maria ribadisce che “le continue aggressioni, verbali e materiali, cui è sottoposto ogni giorno il personale sanitario in servizio nei Pronto Soccorso della nostra Azienda Sanitaria Locale, hanno raggiunto un livello che desta la nostra viva preoccupazione. Nel 2024, in Italia, le aggressioni subite dal personale sanitario sono aumentate del 15 per cento e la nostra provincia è ben incuneata in questo triste trend. Quello che mi risulta ancora più allarmante è una sorta di rassegnazione rispetto a un fenomeno che, invece, deve vederci tutti proattivi. La sicurezza del personale in servizio deve essere garantita sia per salvaguardare la sua stessa incolumità, sia per mettere i Medici nelle migliori condizioni operative per svolgere il proprio lavoro a favore del paziente”.

Da queste considerazioni il presidente De Maria ha mosso le sue considerazioni per motivare la richiesta rivolta al prefetto: “Siamo consapevoli che l’apertura del posto fisso di polizia richiede uno sforzo importante da parte del Ministero, ma siamo fiduciosi di incontrare la disponibilità delle autorità coinvolte visto che siamo ormai in piena emergenza”.

Nella lettera inviata al prefetto di Lecce, il presidente dell’Ordine dei Medici ha analizzato lo scenario sottolineando come, in questi anni, la mancanza di personale abbia esacerbato gli animi degli utenti che non trovano risposte celeri. Si tratta di una carenza strutturale generata dalla penuria di specialisti e sarà una costante ancora per un arco temporale di media durata. È stata ed è un dato oggettivo, nonostante tutti gli sforzi compiuti dalla nostra Asl per reclutare personale. La conseguenza ovvia è che i medici lavorano in condizioni di estrema difficoltà e il quotidiano uso della violenza da parte di utenti o dei loro parenti intemperanti è un gravame in più.

“Ai medici che operano in pronto soccorso deve andare un plauso da tutta la comunità salentina – sottolinea De Maria – visto che, nonostante le criticità che affrontano quotidianamente, mettono la loro professionalità al servizio della collettività con il fine di garantire la salute pubblica”.

 

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