Scuola e conoscenza: quale futuro? Riflessioni in “L’invenzione del minchion” del prof. Massimo Curci
16 Dicembre 2025La formazione scolastica per il futuro della società, preparare i ragazzi alla vita con la giusta sete di conoscenza. Ma cosa succede quando la conoscenza sparisce in una scuola pubblica? Riflessioni e domande a cui il prof. Massimo Curci ha cercato di dare delle risposte nel libro “L’invenzione del minchion” (2024, Youcanprint) che è uno spaccato della scuola e inevitabilmente della società contemporanea, perché la scuola è parte della vita quotidiana.
Le 200 pagine raccontano una storia che trasforma le aule ed i corridoi in una inchiesta surreale e sorprendente, in cui il lettore diventa detective tra intuito e mistero, per poi arrivare a scoprire il “minchion”, l’invenzione più straordinaria del terzo millennio.
L’invito dell’autore è quello di cercare di difendere la scuola, di guardare ad essa con occhi nuovi e, in particolare, riflettere sul futuro dei giovani con un po’ di curiosità e di ironia.
Quest’ultima (cit. “L’ironia ci salverà”) caratterizza il racconto ed è così che Massimo Curci ha cercato di catturare più facilmente l’attenzione del lettore proprio perché si affronta un tema difficile ed impegnativo come quello dell’organizzazione scolastica. Il libro è suddiviso in argomenti di interessante ed immediata lettura. Il tratto ironico e brillante agevola sicuramente la lettura e, allo stesso tempo, impegna a spunti di riflessione su un mondo della scuola che appare sempre più complesso.
Si è concordi nel considerare la scuola pubblica di vitale importanza per la società, ma non tutti sono consapevoli del suo declino in termini di “produzione della conoscenza”. E’ questo il punto su cui si sofferma l’analisi dell’autore perché una efficace formazione scolastica deve portare alla crescita di giovani cittadini consapevoli, preparati ad affrontare ogni sfida, a realizzare nuove idee, a contribuire allo sviluppo del contesto sociale in cui vivono.
Sigle, riforme e tanti “attori” (dirigenti, docenti, studenti e segreterie) ruotano in questo macrocontesto, per una scuola che, secondo l’idea dell’autore, non deve essere al servizio della “tecnocrazia” ma dei giovani e della loro formazione.
Con questo volume, il prof. Massimo Curci vuole fornire qualche informazione in più ai docenti, ai dirigenti scolastici, ai genitori ed a tutti coloro che non vivono più direttamente il mondo della scuola ma che intendono capire meglio cosa sta accadendo, come si sta evolvendo e come, probabilmente, sarà nel prossimo futuro.




