
Ultima giorno di lavoro per “Urbana natura”, il workshop di architettura e progettazione partecipata
25 Maggio 2025Da Largo Pozzelle (dove un tempo si contavano probabilmente fino a cento serbatoi ipogei realizzati per accumulare l’acqua piovana) a Piazza Caduti (rivisitata nel corso degli anni ma ancora in divenire), da Corte Grande (bellissimo esempio di casa a corte) lungo la via che va al mare al Mulino Marati, straordinario luogo di archeologia industriale risalente agli ultimissimi anni dell’800, densissimo di storia, vicenda industriale ed umana raccontata nel corso del pomeriggio proprio dall’erede Angela Marati.
Sono questi i luoghi che a Martano, nel cuore della Grecìa salentina, “Urbana natura”, il workshop di architettura e progettazione partecipata avviatosi venerdì 23 maggio, ha “adottato”, abitato, attraversato, riletto e reimmaginato, grazie al progetto promosso e organizzato da Ordine Architetti PPC provincia di Lecce e Sprech con il patrocinio della Provincia di Lecce e della locale Amministrazione Comunale e in collaborazione con Università degli Studi Chieti-Pescara, Dipartimento di Architettura Pescara, Città Fertile.
Conclusione questa mattina, a partire dalle 8.30, nella Sala conferenze ipogea di Piazza Caduti, con la restituzione dell’esperienza e una discussione pubblica.
Un Laboratorio Urbano teso a coinvolgere architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori insieme alla comunità territoriale, per un confronto approfondito sulle tematiche del progetto tra permanenza, trasformazione, temporaneità, capace di suggerire, anche agli stessi amministratori locali come hanno auspicato nella discussione iniziale Fabio Tarantino, sindaco di Martano, e Mauro della Tommasa, Assessore Urbanistica e Lavori pubblici, una nuova identità dei luoghi capace al contempo di conservare e trattenere le matrici, la bellezza, la profondità della relazione con lo spazio intorno e la comunità.
Conoscenza, memoria, consapevolezza, patrimonio, comunità, trasformazione, paesaggio, identità: come altrettante chiavi di volta, sono state queste le parole che hanno segnato e caratterizzato la riflessione della giornata iniziale lungo gli interventi di Lucia Rescio, Sprech Martano; Fabio Tarantino, Sindaco di Martano; Mauro della Tommasa, Assessore Urbanistica e Lavori pubblici di Martano; Tommaso Marcucci, Presidente Ordine Architetti P.P. e C. provincia di Lecce; Danilo Pastore e Fabio Anchora, consiglieri OAPPC e coordinatori Gruppo Cultura. Seguiti dall’introduzione ai lavori curata, per l’OAPPC, da Giorgia Maggiore, Davide Negro, Giulia Trifoglio, e dagli interventi di Antonio Capestro, Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Firenze; Rino Carluccio, pianificatore territoriale, aps Città Fertile; Paola Misino, Dipartimento Architettura di Pescara-Unich; Michele Manigrasso, Dipartimento Architettura dell’Università G. d’Annunzio di Chieti-Pescara.
Così, se proprio Lucia Rescio, direttrice di Agorà Design e General Manager di Sprech, ha voluto sottolineare in apertura l’importanza, per la qualità e le trasformazioni urbane, della relazione virtuosa tra progetto e realizzazione, strutture e luoghi, saperi e competenze, anticipando il tema di AGORÀ 2025 interamente declinata sul concetto di necessità, Tommaso Marcucci, presidente Ordine degli Architetti PPC provincia di Lecce, ha ribadito la centralità, nel progetto urbano, di una conoscenza esatta dei luoghi, delle dinamiche che li hanno attraversati e modificati, del loro valore simbolico per la comunità territoriale: “ogni luogo”, ha sottolineato Marcucci, “a uno sguardo attento rivela la complessità di cui è fatto. Guai a non riuscire a coglierla, a non voler fare i conti con la materia profonda che ogni spazio, anche il più dimesso, anche il più dimenticato e dunque marginale, trattiene in sé”.
E dunque, al cuore del workshop, proprio la relazione e l’intreccio tra “natura dei luoghi”, “trasformazione”, “rigenerazione”, in uno scambio virtuoso e fecondo tra tutti i gruppi di lavoro e la comunità territoriale, grazie ai temi caratterizzanti l’esperienza nei diversi spazi urbani: la città come patrimonio, disegno urbano, progetto e cambiamenti climatici, progetto urbano tra permanenza e temporaneità, rigenerazione degli spazi informali, verde pubblico e le parole guida delle tre giornate: ascolto (prima giornata), ideazione (seconda giornata), restituzione (terza giornata).