“Un escamotage per abbandonare il consiglio ed evitare un confronto”

“Un escamotage per abbandonare il consiglio ed evitare un confronto”

30 Novembre 2023 0 Di Redazione
“Ho ascoltato e riascoltato le comunicazione del sindaco nel consiglio comunale. Non riesco a trovare nelle sue parole quei termini e/o toni che la minoranza ha inteso quali ‘offese pesanti nei confronti di una consigliera’, al punto tale da ritenerle motivo per allontanarsi dall’aula e, successivamente, comunicare a mezzo del consigliere Amante, di voler abbandonare il consiglio, fatta eccezione del dott. Antonio Antonaci che invece ha ritenuto opportuno rimanere” – dichiara Angelo Sambati, consigliere comunale della lista Galatina Spazio Aperto.
“Invito tutti a riascoltare tali comunicazioni e a trarne le dovute conclusioni. Mi sono sembrate semplicemente constatazioni di situazioni di fatto esternate, a differenza di quanto ultimamente è in uso fare, nella sede opportuna. In questo comportamento mi pare ravvisare un escamotage per abbandonare il consiglio ed evitare un confronto che avrebbe fatto emergere l’ennesima dimostrazione del ‘non fare’ della passata amministrazione, giacché la maggior parte degli argomenti all’ordine del giorno riguardavano risoluzioni definitive di progetti pendenti già da tempo che non erano stati portati a termine – spiega il consigliere di maggioranza Sambati -. In particolare per le frazioni: Collemeto, destinatario di un progetto di piano attuativo in Zona D4, motivo per cui il consiglio si è tenuto nella palestra di Collemeto resa agibile dall’attuale amministrazione; a Noha il progetto, immediatamente eseguibile, per il collegamento pedonale protetto tra l’abitato di Noha ed il cimitero, che consentirà di raggiungere in sicurezza, a piedi, il luogo di culto. Tutti risultati che i nostri assessori con i medesimi tecnici del passato, sono riusciti ad ottenere e che sono solo successi intermedi, di un traguardo ben più ambizioso che questa amministrazione intende raggiungere – dice in conclusione Angelo Sambati -. Questo è quanto il sindaco intendeva rappresentare alla consigliera della minoranza che si è ritenuta ‘gravemente offesa’ dalla verità”.
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