“Venezia e Albania: una secolare storia di legami”: una conferenza all’Università Popolare di Galatina

“Venezia e Albania: una secolare storia di legami”: una conferenza all’Università Popolare di Galatina

29 Aprile 2024 0 Di Redazione

Questa sera, alle ore 18:30, nella sala francescana di cultura della Parrocchia di Santa Caterina, è in programma il secondo dei quattro incontri che l’Università Popolare ha inteso realizzare quali momenti propedeutici al viaggio in Albania che avrà luogo dal 12 giugno al 17 giugno: l’evento odierno, dopo il saluto istituzionale del Presidente Mario Graziuso e l’introduzione della Consigliera Daniela Vantaggiato, sarà caratterizzato da una relazione della prof.ssa  Lucia Nadin dal titolo: “Venezia e Albania: una secolare storia di legami”.

Lucia Nadin rappresenta una delle figure di più alto profilo per la sua competenza acquisita sulla cultura albanese e sulle relazioni storiche tra lo Stato d’Albania, l’area adriatica e il territorio veneto con particolare riferimento alla città di Venezia, ottenuta attraverso esperienze professionali ed operative, maturate nel corso della sua lunga carriera.

Laureatasi a Padova con Vittore Branca, ha insegnato Lettere in diversi istituti superiori e svolto contemporaneamente attività di ricerca e insegnamento presso la Facoltà di Lettere e filosofia dell’Università di Padova, attività che ha trasferito poi all’Università di Venezia, dove ha ricoperto anche l’insegnamento di Filologia medioevale e umanistica.

Negli anni 1985-1995 ha lavorato presso l’IRRSAE del Veneto e ha ricoperto l’incarico di consigliera culturale dell’Ambasciatore presso l’Ufficio culturale dell’Ambasciata d’Italia a Tirana.

Delle sue numerose pubblicazioni possiamo citare: “Gli Statuti di Scutari”; “Migrazioni e integrazione. Il caso degli Albanesi a Venezia” (1479-1552); “Albania ritrovata. Presenze albanesi nella cultura e nell’arte del Cinquecento veneto”; “Venezia e Albania. Una storia di incontri e secolari legami”.

In particolare gli Statuti di Scutari, un vero “monumento dell’Albania medievale” risultano “di sicuro interesse per la storia della costa orientale dell’Adriatico e dei suoi rapporti con Venezia e con le maggiori potenze dell’area, nel quadro dei grandi equilibri internazionali. Ha inoltre il pregio di essere il più antico testo legislativo prodotto sul territorio albanese giunto fino a noi; è una chiara e organica testimonianza di quell’Albania costiera, di centri urbani, così diversa dagli stereotipi che ancora oggi rischiano di appiattire tutta la realtà albanese nella logica del paese delle aquile e delle culture della montagna; ci tramanda il ricordo di uno straordinario incrocio di culture e di genti, di rapporti e di prevaricazioni; è la testimonianza di una stratificazione di vicende e civiltà passata attraverso un’esperienza plurisecolare”.

Mario Graziuso

 

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