1992-2022, la ONG Fondazione Emmanuel celebra il trentesimo anno di attività

1992-2022, la ONG Fondazione Emmanuel celebra il trentesimo anno di attività

20 Febbraio 2022 0 Di Redazione

Nata a Lecce nel 1992 come espressione e strumento della Comunità Emmanuel, la ONG Fondazione Emmanuel – Don Francesco Tarantini per le Migrazioni e il Sud del Mondo festeggia i trent’anni di attività tenendo a battesimo la strategica e significativa apertura di una sede operativa a Torino.

Un traguardo importante nato dalla collaborazione con  A.M.M.I. (Associazione Multietnica Mediatori Culturali), realtà torinese con cui da anni sono attivi percorsi di mediazione, formazione e progettazione.

Si rafforza così l’attività della Fondazione salentina, nell’azione di “promuovere, incoraggiare e sostenere, in tutte le forme possibili, le iniziative atte a creare le condizioni e fornire gli strumenti per l’autodeterminazione dei popoli del Sud d’Italia, del Sud d’Europa, del Sud del Mondo”, che è uno degli obiettivi statutari di Fondazione Emmanuel. Dire “sud” significa, abitualmente, chiamare per nome la parte impoverita della Terra; un “sud” profondo di dolore e miseria. Ma esiste un Sud “profondo” anche di vita e sensibilità, di saggezza e calore umano, di senso della famiglia, di operosità sofferta e tenace, di accoglienza, di lotta, di solidarietà.

“In questo ‘Sud’ si riconosce la Fondazione Emmanuel, mettendo insieme tradizioni, esperienze, valori comuni, competenze… dando vita al processo di Osmosi Socio Culturale che altro non è che la possibilità di rivedere le nostre relazioni dal punto di vista dell’accoglienza reciproca. Siamo chiamati cioè a pensare e desiderare che l’altro sia persona migliore di come la vediamo, nel modo come lui è e non come vorremmo che fosse. Senza la presunzione di eliminare le differenze che esistono tra di noi – affermano dallo staff della Fondazione – a volte vorremmo plasmare il mondo secondo il nostro modo di pensare; ma il mondo è più ricco e interessante proprio per le diversità che in esso si trovano. L’altro, con le sue differenze e con l’unicità di cui è portatore, è una ricchezza che si aggiunge e non un avversario che impedisce che io mi realizzi come persona”.

In quest’ottica, e in questi 30 anni di attività, Fondazione Emmanuel ha avviato e coordinato Progetti di Cooperazione Internazionale in Albania, Ciad, Egitto, Ecuador e Servizi di Accoglienza e Orientamento rivolti a Richiedenti Asilo e Rifugiati; ha avviato processi di dialogo interculturale e intergenerazionale attraverso iniziative sempre volte a creare rete territoriale con le organizzazioni impegnate negli stessi ambiti, promuovendo da sempre un flusso di partecipazione attiva e solidarietà “sud-sud”.

A rafforzare gli ideali e i numerosi progetti e percorsi, quelli passati e i tanti futuri, nei giorni scorsi è stata sottoscritta e formalizzata la collaborazione con l’associazione multietnica torinese.

“Siamo entusiasti di questa nuova opportunità che, al 30esimo anniversario della nostra costituzione si concretizza attraverso una nuova sede operativa a Torino – dichiara Stefania Gualtieri, vicepresidente di Fondazione Emmanuel – siamo impegnati ormai da diverso tempo nel territorio torinese attraverso percorsi di formazione, cooperazione sociale e progetti educativi. Il rafforzamento strategico con A.M.M.I., eccellenza nazionale nella Mediazione Interculturale, è stato un passaggio naturale volto a consolidare le nostre strategie di intervento. Ci apriamo al “nord” – prosegue – accolti calorosamente, ricevendo l’apporto in termini di competenze e valori, per costruire insieme un nuovo ordine mondiale, dove la Giustizia Sociale, la Pace, i Diritti Umani e l’Ambiente rendano per tutti abitabile la Terra”.

Un accordo e uno scambio, importante anche per l’associazione torinese: “la sede operativa della Fondazione Emmanuel a Torino e quella di A.M.M.I a Lecce saranno i due luoghi dove questa collaborazione diventa concreta e quotidiana – dichiara Blenti Shehaj, presidente dell’A.M.M.I – la mediazione interculturale, la progettazione, la formazione, la comunicazione e le nostre reti tra Piemonte e Puglia possono beneficiare di un nuovo più ampio respiro e sinergie di idee, persone e obbiettivi”.

 

 

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