“24 Linee guida. Miraggi verticali”, le tarantine de Vita e Pasanisi raccontano la Basilicata tra borghi e rabatane

“24 Linee guida. Miraggi verticali”, le tarantine de Vita e Pasanisi raccontano la Basilicata tra borghi e rabatane

13 Marzo 2022 0 Di Redazione

E’ stato pubblicato per i tipi di Antonio Dellisanti Editore “24 Linee guida. Miraggi verticali“, un libro piccolo ma prezioso che esplora una parte segreta della Basilicata tra borghi antichi e rabatane, coniugando le fotografie scattate da Cristina de Vita e le poesie scritte da Silvana Pasanisi, con una preziosa nota introduttiva di Raffaele Nigro.

Quest’ultimo nell’introduzione, così si esprime: “Mi appassiona il viaggio avviato da Cristina de Vita e Silvana Pasanisi tra i centri storici lucani. Non panorami né cartoline sul silenzioso abbandono, ma ritagli di porte e dettagli accompagnati da versi avvolti in un ermetismo metafisico. Le finestre e le porte dunque come metafore di un mondo svanito”. E ancora: “Cristina esalta con il suo obiettivo la vita del vicolo e spera ad ogni scatto che dietro una porta chiusa ci sia ancora qualche forma di vita. Silvana gli dà voce con la propria voce”.

Tarantine entrambe le autrici: Cristina de Vita e Silvana Pasanisi, già presenti nel panorama letterario e culturale italiano da tempo.

La postfazione è stata curata dal giornalista Pasquale Dibenedetto, prezioso compagno di avventura e di sguardo, che evidenzia:

“Del piccolo tour in Basilicata, compiuto insieme qualche anno fa, prima di “Matera capitale europea della cultura”, affiora questo florilegio di porte (portoni, finestre e balconi), ritratte da Cristina de Vita, mai uguali l’una all’altra. Certo i paesini incantevoli, le strade sconnesse, i panorami mozzafiato, i percorsi a ostacoli, le rotte sbagliate, i boschi remoti, i calanchi, i percorsi avventura e quelli letterari, i borghi abbandonati, i bar deserti d’estate, le strade impervie. Tutto riaffiora. Ma sono state quelle porte, spesso ‘sgarrupate’, multicolore o senza alcun colore definito, ad attirare lo sguardo della macchina fotografica di Cristina. Nella loro immobilità rappresentano in qualche modo un richiamo a fermarci per un attimo. Una sospensione che si scioglie e si riverbera nelle immagini poetiche di Silvana Pasanisi”.

Nota a margine di Cristina de Vita

Queste foto rappresentano un viaggio fatto in compagnia: con Raffaele Licinio, Rocco Scotellaro, Raffaele Nigro, Isabella di Morra e Maria Padula e prima di loro Orazio, con il suo “Carpe diem, quam minimum credula postero (Assapora ogni istante, confidando il meno possibile nel domani)”.

Ho voluto catturare sfumature e dettagli che i miei occhi hanno colto e registrato, in realtà ho fotografato non quello che vedevo ma quella che ero e che sono. Una parte viva di me stessa, colta a piene mani dalle poesie di Silvana Pasanisi che ha saputo, con garbo e leggerezza, donare significato ai miei scatti restituendo loro la voce che ognuno di noi porta dentro di sé.

 

Nota a margine di Silvana Pasanisi

Quando Cristina, a cui mi legano decenni di storie comuni, molteplici assonanze e vicinanza reale, mi ha parlato di questa mostra, portando alla luce questi suoi scatti in terra di Basilicata, la mia prima sensazione è stata quella di voler restituire voce all’anima muta delle immagini che la stessa Cristina aveva fermato. Per sempre.  In quel “per sempre” mancavano le parole che, in misura prepotente e anche inopportuna, mi sono arrogata il diritto di restituire. Le 24 linee guida sono aperture possibili, la storia dei luoghi, le porte sono le feritoie che delimitano quello che è dentro da quello che è fuori. Con questa operazione editoriale abbiamo voluto dare nobiltà alla lentezza dello sguardo e al significato del tempo, salvando la ricchezza di paesaggi ricchi d’incanto.

 

Biografie autrici

Cristina de Vita (1970), nata a Statte (Taranto), vive a Bari con la figlia Annalaura con la quale ama viaggiare. Laureata in Antropologia Sociale, amante dei libri e della cultura in generale, ha partecipato e vinto in diversi concorsi di poesia nazionali ed esteri. Annovera diverse collaborazioni in ambito culturale per la promozione della Puglia e della Basilicata sia in ambito nazionale che internazionale: con Lonely Planet; con la giornalista italo tedesca Nicoletta De Rossi per la ricerca documentale della guida in tedesco e ceco della Puglia “APULIEN”; con il giornalista e “master Nikon” Michele Dalla Palma; con la tv tedesca e con Herbert Stigelmaier per un pluripremiato documentario sulle Isole Tremiti; con il regista Alessandro Piva, come location manager, per il suo viaggio tra i borghi marinari pugliesi “SEA MOOD”. Ha collaborato con Lucio Dalla per la realizzazione del Festival “Il mare e le stelle” alle isole Tremiti. Nell’ambito del Festival itinerante della Letteratura “Spiagge d’autore” ha curato gli incontri con Carlos Albert Montaner, Gordiano Lupi e Abbas Kiarostami. Alcuni racconti di Cristina de Vita sono stati pubblicati in diverse antologie, tra cui Raccontare Campiglia 2021 e Piombino in Musica.

Il suo primo romanzo, scritto con Gordiano Lupi “Sogni e Altiforni”, è stato selezionato per il Premio Strega 2019 e ha vinto numerosi premi in ambito nazionale sia nel 2020 che nel 2021.

Questo libro (“24 Linee guida. Miraggi verticali”) costituisce la naturale evoluzione di una mostra di fotografie dal titolo “Knockin’ On Heaven’s Door” (Bussando alle porte del cielo), presentata ed esposta ad Irsina (Matera), nella sede della Mediateca comunale “Fedro”, e segna il forte sodalizio con la poetessa Silvana Pasanisi, una testimonianza di quanto la fotografia e la poesia siano così potenti e capaci di trasportare in una dimensione “perduta e nostalgica”, sulle tracce di un viaggio in Basilicata. La mostra è stata successivamente riproposta ad Altamura, nella Masseria Jesce-Teatro della Memoria.

Da sempre attenta ai fenomeni sociologici e antropologici e alle questioni di genere, de Vita collabora attivamente con testate giornalistiche, associazioni di Puglia e Basilicata e le Librerie “Prinz Zaum” e “Libreria 101” di Bari, oltre ad essere stata tra le promotrici di Climax 2021 – Progetto per la promozione della lettura a Statte (Taranto).

Silvana Pasanisi nasce a Taranto, dove vive. Appassionata lettrice da sempre, inizia ad annodare i propri fili poetici a partire dall’adolescenza. Negli anni universitari si dedica al teatro per ragazzi come attrice professionista nella Compagnia del Mago Distratto che rappresenta una solida realtà teatrale nel territorio ionico. La passione per il teatro la riporta nuovamente nel 2020 nella sua Compagnia teatrale con nuovi progetti di teatro d’autore. Dopo la laurea in Economia all’Università di Bari, il lavoro e la famiglia, un impegno più corposo nel campo letterario era nell’ordine naturale delle cose.

Pubblica tre sillogi poetiche, partecipa a varie antologie, collabora con la Casa Editrice “Il Papavero” di Manocalzati (Avellino) alla ricerca e cura di nuovi autori in campo poetico. Animatrice culturale della sua città, protagonista di iniziative legate alla poesia e alla narrativa, interlocutrice appassionata di associazioni culturali e case editrici di tutto il territorio nazionale, all’attivo ha numerose posizioni da finalista in concorsi nazionali letterari.

Autrice protagonista del format Versipelle, comunità poetica che utilizza i social network per la valorizzazione e diffusione della parola poetica e per la conoscenza degli autori nazionali ed internazionali.

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