
Ultimo appuntamento a Cutrofiano per la rassegna culturale “Fermo Immagine”
8 Giugno 2025Oggi a Cutrofiano, con una speciale visita al Museo della Ceramica e un laboratorio, si conclude “Fermo Immagine”. Da aprile, la rassegna culturale ha celebrato la Città della Ceramica intrecciando le radici della produzione in terracotta con il patrimonio immateriale della musica popolare salentina, attraverso la figura simbolica di Uccio Aloisi e del gruppo Li Ucci.
Otto weekend con oltre venti attività tra racconti d’artista, passeggiate sonore della tradizione (Lu Santu Lazzaru, pizzica-pizzica, stornelli e canti in Griko e di lavoro), visite in botteghe e cantine, laboratori per tutte le età, degustazioni, performance in spazi inediti e le mostre fotografiche di Mario Cresci, Paolo Laku, Luigi Cesari e Fernando Bevilacqua. Un’immersione totale pensata come occasione di incontro e condivisione tra comunità, artisti e viaggiatori.
La giornata finale prenderà il via alle 9:30 nel Museo della Ceramica in Piazza Municipio: il direttore onorario Salvatore Matteo guiderà i partecipanti alla scoperta della collezione permanente e delle mostre che hanno caratterizzato tutto il progetto. Sostenuta dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura nell’ambito dell’avviso pubblico “Strategia Fotografia 2023”, curata da Alice Caracciolo e Flavia Parisi e prodotta da Linea di Lecce, “Homo Ludens” esplora il gioco come dimensione essenziale dell’esperienza umana attraverso l’opera di Mario Cresci, pioniere della fotografia italiana. Grigio Argilla propone invece gli scatti fotografici di Paolo Laku dedicati a Cutrofiano, documentando il profondo legame tra l’argilla grigia, nel suo stato naturale prima della lavorazione, e l’identità culturale di questo territorio noto come il paese dei vasai, il cui stesso nome potrebbe derivare dai termini greci per “fabbricare vasi”. Con un allestimento multimediale, Eterni Cantori presenta materiale d’archivio e foto di Luigi Cesari e Fernando Bevilacqua a Uccio Aloisi e Li Ucci. L’esposizione racconta il patrimonio etnomusicale e le condizioni di vita dei contadini salentini tra le due guerre, con particolare attenzione alla trasmissione orale dei mestieri e della musica.
Alle 10:00, grazie al supporto dell’azienda F.lli Colì, il maestro Agostino Cesari condurrà un laboratorio di ceramica durante il quale i partecipanti potranno cimentarsi nella lavorazione al tornio. Cesari ha iniziato sin da giovane a lavorare la ceramica nella bottega del padre, dedicandosi inizialmente alla produzione di oggetti d’uso quotidiano. Dopo il diploma in ceramica conseguito nel 1976, ha avviato una creazione più decorativa e artistica. Tra le sue opere più note: il pannello di benvenuto a Cutrofiano (venendo da Maglie), due bassorilievi per la parrocchia di San Giuseppe, riproduzioni di ceramiche graffite proprio per il Museo della Ceramica e il “catino con pavoncella”, esposto in una mostra itinerante delle città della ceramica.
Il progetto di “Fermo Immagine” ha valorizzato l’identità profonda del territorio, mettendo in dialogo rappresentazioni antropologiche e sguardi contemporanei. Ceramica e pizzica si rivelano espressioni di una stessa cultura che affonda le radici nella civiltà contadina del Salento. Originario di Cutrofiano, Uccio Aloisi è stato una delle voci più autentiche della pizzica: la potenza del suo canto e il suono del tamburello continuano a evocare emozioni primarie come la fatica, la festa e la speranza. Quegli stessi gesti — le mani che plasmano l’argilla e scandiscono ritmi ancestrali — uniscono idealmente il lavoro del ceramista all’arte del musicista.