Cultura, sanità, industria ed artigianato: come rilanciare le identità locali. L’analisi di Galatina al Centro

Cultura, sanità, industria ed artigianato: come rilanciare le identità locali. L’analisi di Galatina al Centro

4 Novembre 2022 0 Di Redazione

“Il periodo che viviamo è contraddistinto da difficoltà immani che nessuno di noi poteva immaginare. La pandemia e una guerra, quella tra Unione Sovietica e Ucraina – tanto assurda quanto dannosa che va ben oltre le perdite delle vite umane – sembrano aver determinato la tempesta perfetta. Lo scenario che si presenta è complicato soprattutto dal punto di vista economico; se ne parlerà per molto tempo sperando che le conseguenze non siano così nefaste come quelle che, purtroppo, si paventano” – scrive il Presidente dell’Associazione Galatina al Centro Vincenzo Specchia.

“In tale contesto le comunità locali sono chiamate, oggi più che mai, a dare segnali che lascino intravedere uno sviluppo della stessa comunità dal punto di vista sociale ed economico. Le comunità locali però, che a fatica cercano di uscire da un periodo buio che si trascina da molto tempo, hanno, secondo me, un’opportunità unica, eccezionale. Ma qual è l’opportunità per noi? – si chiede il Presidente Specchia -. La nostra città per lungo tempo è stata punto di rifermento di un ampio circondario soprattutto con riguardo ad alcuni settori; ecco, quindi, che la cultura, la sanità, l’industria e il fiorente artigianato – in passato molto apprezzati sino al punto da costituire motivo di grande orgoglio -possono oggi assurgere a volano per il rilancio della nostra città. Galatina da sempre è stata ritenuta un importante centro culturale del Salento; si è contraddistinta per la presenza dell’importante Biblioteca Comunale ‘Pietro Siciliani’ del Museo Comunale ‘Pietro Cavoti’ e di Istituti Superiori di prim’ordine come il glorioso Liceo ‘Pietro Colonna’. Il patrimonio architettonico e artistico della nostra città è indiscutibilmente di grande valore: il nostro fiore all’occhiello è la Basilica di Santa Caterina di Alessandria; nell’ambito del patrimonio comunale, utile per una crescita della comunità, deve essere menzionato il Teatro Cavallino Bianco. Va dato merito alle diverse amministrazioni comunali che si sono impegnate per restituire ai galatinesi il Cavallino Bianco. Per quelli della mia età il nostro teatro ha rappresentato un bene di grande valore. Il carnevale che si viveva a Galatina negli anni 60/70 era qualcosa di semplicemente grandioso, non aveva pari in provincia. I veglioni che ha ospitato il Teatro Cavallino Bianco, primo fra tutti ‘Il veglione della Stampa’, hanno assicurato la partecipazione di artisti eccezionali; anche la splendida e straordinaria Mina ha calcato il Cavallino Bianco. Tra i politici che più si sono impegnati per l’acquisizione al patrimonio comunale del Cavallino Bianco mi fa molto piacere ricordare il compianto amico Giorgio Lo Bue che, nell’era Garrisi, dagli scranni della minoranza consiliare, insieme al gruppo di appartenenza, riuscì a convincere la maggioranza consiliare della bontà dell’operazione di restituire ai galatinesi il Cavallino Bianco mediante l’acquisto del Comune; infatti da molti anni il Cavallino Bianco era in stato di abbandono, in preda all’incuria di una proprietà divisa e non più interessata alla gestione. Per la sanità territoriale l’Ospedale Santa Caterina Novella ha rappresentato per decenni un’eccellenza tra le strutture ospedaliere del Salento. Dopo una lunga stagione di immeritata decadenza, dettata da un declino incessante dovuto, per lo più, a una classe politica locale completamente incapace di difendere il nostro Santa Caterina Novella, oggi finalmente -grazie alla pandemia – si parla di rilancio del nostro Ospedale. Bene ha fatto l’Amministrazione comunale, grazie all’impegno del Sindaco Vergine e del Presidente della Commissione Speciale per la sanità Antonaci, ad organizzare il convegno che ha avuto luogo il 19 u.s. dal titolo: ‘Ospedale Adesso’. E’ scaturito un dibattito che ha avuto seguito oltre il convegno stesso. La posizione di Galatina al Centro è stata ben espressa dal Prof. Michele De Benedetto con articoli apparsi sulla stampa locale. L’ultima identità delle tre menzionate, è costituita dall’industria e dal fiorente artigianato galatinese che nella Fiera Campionaria, tenutasi in occasione dei festeggiamenti di fine giugno dei Santi Patroni, ha trovato per decenni una vetrina di richiamo nazionale. E’ noto che in questo mese si è tenuta l’ultima delle innumerevoli edizioni di ‘Promessi Sposi’; per consentire l’evento la società promotrice Pubblivela ha dovuto sostenere il costo per la realizzazione di un’apposita struttura tensostatica. Il patron Gaetano Portoghese ha espresso grande soddisfazione per la buona riuscita; d’altronde le fiere hanno ripreso a correre e non è un caso che la Fiera del Levante, nell’ultima edizione terminata da pochi giorni, ha registrato un grande successo sino al punto di indurre gli organizzatori a rivendicare a gran voce la restituzione degli spazi sottratti alla Fiera per essere destinati alla lotta del covid-19. In questo contesto di forte ripresa delle fiere anche la nostra Campionaria può essere utile per riaffermare nel Salento la centralità di Galatina. Grande intuito è stato quello del nostro Sindaco di riproporre, in occasione della conferenza stampa di presentazione di ‘Promessi Sposi’, la Fiera Campionaria di Galatina nel 2023 nella storica sede dell’Edificio Scolastico di Piazza Fortunato Cesari. Le identità della nostra Galatina di cui si è detto hanno bisogno di essere supportate e tutelate affinchè possano essere raggiunti gli obiettivi prestabiliti – spiega Vincenzo Specchia -. Le associazioni presenti sul territorio sia con riferimento alle tematiche dette, ma certamente non solo per queste, sono i soggetti che meglio possono tutelare gli interessi dei cittadini. Non voglio soffermarmi sulle azioni che Galatina al Centro ha posto in essere per la tutela del quartiere fieristico o sull’attività posta in essere dal gruppo di lavoro sulla sanità territoriale composto da Carmine Attanasi, Augusto Calabrese e Michele De Benedetto; non lo faccio perché i più, quelli che seguono le vicende della nostra città sono a conoscenza del ruolo della nostra associazione con riferimento alle tematiche sopra dette. Al contrario mi fa molto piacere rilevare come negli ultimi mesi l’Associazione ‘I Concerti del Chiostro’ ha assicurato molti spettacoli, alcuni di grande pregio, tenuti al Teatro Cavallino Bianco. Tutto ciò è stato possibile perché si è stabilita una proficua collaborazione tra le associazioni presenti sul territorio e l’Amministrazione comunale in carica. Si può affermare che quella intrapresa è la strada giusta per la crescita della nostra comunità, essendo consapevoli che il contributo che possono dare le associazioni è prezioso e, allo stesso tempo, impareggiabile”.

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